Il seregnese Patrizio Perini presidente diocesano delle Confraternite del Santissimo Sacramento

La riconferma è maturata in occasione di un incontro svoltosi nel weekend a Milano. Perini è anche vicecoordinatore per la Lombardia
Il tavolo dei relatori dell’incontro che ha accompagnato le elezioni: Patrizio Perini è il secondo da sinistra

«Nel 2022 essere una confraternita richiede l’impegno di una testimonianza concreta. Le nostre sono associazioni che, forse un po’ in controtendenza rispetto al trend generale, sanno ancora coinvolgere i giovani. Sono realtà belle, che le parrocchie devono essere sempre più in grado di coltivare». Il seregnese Patrizio Perini, 63 anni, oggi in pensione, dopo una lunga attività nel mondo delle ferrovie, commenta così la sua riconferma triennale a presidente dell’associazione delle confraternite del Santissimo Sacramento dell’arcidiocesi di Milano, avvenuta sabato 8 ottobre, quando, nella sala riunioni della chiesa di San Giorgio al Palazzo di Milano, si sono ritrovati i priori delle confraternite operanti sul territorio, costituite da fedeli impegnati a vivere personalmente nella celebrazione liturgica e nella preghiera personale il riferimento all’Eucarestia. Perini, che in passato ha guidato la confraternita parrocchiale di Sant’Ambrogio, che era già stato eletto in precedenza una prima volta nel 2019 e che è anche vicecoordinatore per la Lombardia, sarà coadiuvato dalla vicepresidente Marisa Curto, dal tesoriere e vicecoordinatore per il Triveneto Amarillo Melato, a sua volta seregnese e residente a Sant’Ambrogio, dal cancelliere Giovanni Della Valle e dai consiglieri Eugenio Mariotto, presidente emerito, e Valerio Odoardo. L’assistente spirituale continuerà invece ad essere don Claudio Carboni, responsabile della comunità pastorale Santo Crocifisso di Meda.

Confraternite: il commento del presidente riconfermato

«La riconferma mi ha reso felice -ha spiegato a posteriori Perini-. Credo che, nel primo triennio della mia presidenza, tutti insieme abbiamo realizzato un bel lavoro, al di là delle difficoltà dell’emergenza sanitaria, tanto è vero che non ci siamo mai fermati e siamo sempre stati in cammino. Dico tutti insieme, perché naturalmente un singolo, da solo, può fare davvero poco». Il presidente indica quindi un risultato per cui si è speso in modo particolare: «Un esempio di questo bell’impegno è stato il progetto di vendita di vino, con incasso a favore della Casa della Carità di via Alfieri a Seregno, che ci ha consentito di riscoprire la finalità missionaria. Ci siamo mossi a tappeto in tutta la diocesi, ma siamo arrivati anche in Liguria». Gli obiettivi adesso sono chiari: «Il primo era quella di allargare la cerchia e lo abbiamo centrato. Sono felice di poter contare come tesoriere su Amarillo Melato, che vanta una grande esperienza professionale nel settore ed è una persona affidabilissima, come sono felice che ci sia anche in veste di cancelliere Giovanni Della Valle. Ora vogliamo coinvolgere sempre più i giovani, come è stato fatto molto bene a Parabiago, partendo da quelle confraternite che sembrano magari silenti ed hanno la necessità che la loro attività venga rivitalizzata». A Seregno, la confraternita del Santissimo Sacramento è presente da oltre 450 anni, con presenze attive nelle parrocchie di San Giuseppe, Sant’Ambrogio e San Carlo.