Al teatro San Rocco di Seregno, il secondo lavoro della 49ma stagione di prosa, è in programma giovedì 10 febbraio, alle 21. Protagonisti gli Oblivion con “Rhapsody”, un lavoro che sostituisce “La bibbia riveduta e scorretta” che era inserito nel cartellone della 48ma stagione e non andato in scena causa lo stop imposto per rispettare le regole sanitarie contro il coronavirus. Una commedia a cui hanno la prelazione di presenza gli spettatori che avevano sottoscritto l’abbonamento alla 48ma stagione e che hanno conservato il loro posto in sala.
“Rhapsody”, è uno show per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée. Oblivion Rhapsody è la summa dell’universo Oblivion. In piena crisi di mezza età, i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri. Rhapsody è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Tutto il meglio e il peggio, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora.
Gli “Oblivion” sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti “atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali” ma anche “meravigliosamente superflui, come le Piramidi”. Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Le prenotazioni sono in corso al botteghino del teatro di via Cavour, 83, telefono 0362-230.555, sabato dalle 18 alle 21.30, tutti gli altri giorni dalle 20 alle 21.30.