Villa reale e Serrone, ma non solo: Van Dyck apre i nuovi programmi delle mostre a Monza

L’attività culturale ed espositiva della Villa reale di Monza prosegue al ritmo di una mostra al mese. Ritorno anche la mostra in una sola opera: dopo Caravaggio (complice anche il Cittadino), questa volta è il “Cristo in croce” di Antoon Van Dyck, in arrivo dal museo di Capodimonte. A Pasqua.
Arte, particolare di Cristo in croce di Antoon Van Dyck: in arrivo a Monza per una mostra in programma a Pasqua
Arte, particolare di Cristo in croce di Antoon Van Dyck: in arrivo a Monza per una mostra in programma a Pasqua

Mostre che si alternano al ritmo di una al mese. La direzione di Piero Addis al Consorzio Villa reale e parco ha dato un impulso notevole alle attività in questo senso. A partire dal ritorno a Monza della mostra in una sola opera, in occasione della Pasqua, come era successo due volte (complice anche il Cittadino), con Caravaggio: questa volta sarà il “Cristo in croce” di Antoon Van Dyck a fine mese, in arrivo dal museo di Capodimonte.

«Sarà un interessante prosieguo di quanto fatto con Caravaggio – dice il direttore – È il risultato di un lavoro che stiamo facendo realizzando gemellaggi importanti, come con la certosa di San Martino di Napoli, il reale orto botanico e poi altre realtà, come il parco della scultura di Portofino. Vogliamo fare rete».

Intanto prosegue la costruzione di identità al Serrone, pensato come «vivaio dell’arte, un luogo dove si può trovare l’arte per così dire di nuovi germogli e di arbusti già consolidati».
Ora la personale di Omar Hassan dopo Paolo Maggis, a inizio stagione anche Maurisa Laurito, «che in molti hanno guardato con sospetto, ma il risultato è che ne hanno parlato tutti». Proseguirà anche il progetto “Interferences” con cui gli appartamenti reali vengono contaminati con opere contemporanee, approvato dalla Soprintendenza.

Poi saranno realizzate mostre sul design in occasione del Salone del mobile, quindi Bob Kriegel, un’altra mostra dedicata al design e all’arte e curata da personaggi di alto profilo come Elena Pontiggia, «che sarà presentata in anteprima a Montecarlo». A dicembre una mostra sul falso e sul vero con opere del tribunale di Milano, ma nei programmi ci sono anche una grande mostra sui futuristi, a gennaio 2019, e un’altra su Corrente, oltre a progetti sul cinema tra Tarkovskij e Pupi Avati. I numeri del 2017 sono in crescita: oltre 100mila visitatori.