Torna “Libera un libro a Monza”: appuntamento il 16 e 17 aprile

Cercatori di volumi all’opera. Torna quest’anno, dopo il fortunato debutto del 2015, “Libera un libro a Monza”, promosso dal gruppo Libera la cultura a Monza. La caccia al tesoro (cartaceo) sarà il 16 e 17 aprile per le vie della città.
Monza, Libera un libro 2015
Monza, Libera un libro 2015 Redazione online

Cercatori di volumi all’opera. Torna quest’anno, dopo il fortunato debutto del 2015, “Libera un libro a Monza”, promosso dal gruppo Libera la cultura a Monza. La caccia al tesoro (cartaceo) sarà il 16 e 17 aprile per le vie della città.

Poche e semplicissime le regole per partecipare all’evento: occorre scegliere un libro (nuovo o usato ma in buono stato) e lasciarlo, magari opportunamente incartato con carta trasparente per proteggerlo, indicando in un biglietto la dicitura “Libera un libro a Monza”, per evitare di prendere libri “liberati” ma semplicemente smarriti.

Occorre scegliere con cura il posto dove liberare il volume, affinché sia un luogo ben visibile: una panchina, uno sportello bancomat, un bar, un giardinetto o un parco.


Così nel 2015

“Libera un libro” a Monza: iniziativa spontanea, successo contagioso

«Chi troverà il libro potrà prenderlo liberamente, leggere magari il messaggio che il suo benefattore sconosciuto gli avrà lasciato e portarlo a casa per gustarsi una nuova inaspettata lettura», spiega Raffaella Martinetti, tra le ideatrici dell’iniziativa.

Lo scorso anno furono 800 i libri liberati nel week end tra il 28 e il 29 marzo per un evento che fu seguitissimo sui social. Tante le foto dei libri trovati e lasciati che vennero postate sulla pagina Facebook creata per l’occasione.
«Per noi è stata un’immensa gioia inaspettata – continua Raffaella Martinetti – perché ci ha fatto capre che anche Monza ha voglia di condivisione, di allegria e di cultura».

Un’idea, quella del Libera un libro, nata per caso e per gioco, sull’onda di altre iniziative simili promosse con successo in diverse città. «Il progetto è nato per soddisfare la voglia di libri che c’è e si percepisce anche fra i più giovani – conclude Martinetti – e anche per recuperare il concetto di bene comune, qualcosa da condividere in un vero e proprio esperimento di socialità».
Anche ai cercatori di libro di quest’anno sarà richiesto di pubblicare una foto dei libri trovati e liberati.