Terragni e il Razionalismo: Como celebra l’architetto di Meda

Tre giorni di iniziative, architetture aperte, incontri e anche un contest fotografico: è l’Open Day Razionalismo 2016 che il 15, 16 e 17 aprile permette di visitare gli spazi e i luoghi della corrente sviluppata negli Venti e Trenta, di cui è stato protagonista l’architetto di Meda.
Le scale del palazzo Novocomum di Giuseppe Terragni
Le scale del palazzo Novocomum di Giuseppe Terragni Pozzoni Carlo

Terragni e il razionalismo sono il tema dell’iniziativa che prende corpo tra Como e dintorni il 15, 16 e 17 aprile: un open day sull’architettura pensato a tante mani per rivalutare e promuovere i luoghi in cui la corrente sviluppata tra gli anni Venti e Trenta ha dato i frutti più importanti e ha visto come protagonista l’architetto di Meda. A dirigere il progetto Provincia di Como, Comune di Como, Ordine degli Architetti PPC di Como, Archivio Cattaneo, Archivio Terragni, Associazione Made in Maarc, Rotary Erba Laghi, Canottieri Lario: tra i beni più importanti si contano il Novocomum, l’Asilo Sant’Elia, il Monumento ai Caduti di Como e di Erba, la Casa Cattaneo a Cernobbio, le Case per Artisti sull’Isola Comacina, la Villa Leoni in Tremezzina, il Cimitero di Uggiate Trevano.

«Alle aperture straordinarie e alle visite guidate gratuite si affiancheranno diversi altri appuntamenti di approfondimento dei luoghi del razionalismo – scrivono gli organizzatori – quali mostre e conferenze, unitamente a momenti di creatività per i più piccoli, di spettacolo, di aperitivi e pic nic tematici, per educare al significato e al valore di un patrimonio che merita di essere continuamente riscoperto, salvaguardato e valorizzato».

Qui il programma completo delle iniziative

Per l’architettura razionalista, quest’anno, anche un contest fotografico su Instagram con l’hastag #opendayrazionalismo2016: per la partecipazione è indispensabile recarsi presso gli edifici/ eventi durante le aperture e le iniziative previste dall’Open Day Razionalismo 2016, perché a ogni edificio inserito nel programma verrà attribuito un apposito tag, identificabile solo presso l’edificio stesso.

«La conoscenza dei luoghi e dei monumenti è il passo fondamentale perché cresca sul territorio la considerazione del loro valore e da ciò prenda corpo quel rispetto che essi indubbiamente meritano – spiega Luigi Cavadini, assessore alla Cultura del Comune di Como – La presenza di queste architetture è inoltre ulteriore stimolo ad un turismo culturale che nella nostra città sempre più si accompagna al turismo del paesaggio che ha nel lago e nei “monti sorgenti dall’acque” di manzoniana memoria, il richiamo primario».