Teatro: “Lì sei vero” spostato a ottobre, II Veliero rilancia con un festival europeo

È stato ricalendarizzato a ottobre “Lì Sei Vero”, il festival internazionale di teatro e disabilità ideato dalla compagnia teatrale monzese Il Veliero che sarebbe dovuto andare in scena nel weekend del 25 aprile. Nel programma anche due compagnie da Spagna (che aveva già comprato i biglietti) e Irlanda.
Monza Spettacolo teatrale Compagnia Il Veliero
Monza Spettacolo teatrale Compagnia Il Veliero Fabrizio Radaelli

“Cosa ci siamo persi?” si chiede il Veliero in questi giorni in cui sarebbe dovuta andare in scena, al Binario 7 di Monza, la quarta edizione di Lì Sei Vero, il festival di teatro e disabilità nazionale ideato dalla compagnia teatrale monzese. Anzi: internazionale, dal momento che nel weekend del 25 aprile sarebbero dovute arrivare a Monza due realtà di Spagna e Irlanda.

«Anzi, gli spagnoli aveva già comprato i biglietti» racconta Chicco Roveris, che condivide la direzione artistica del Veliero e del festival con Daniela Longoni. «Ma non abbiamo annullato – aggiunge – è stato tutto ricalendarizzato a ottobre».

Sono 25 le compagnie e le associazioni italiane che hanno risposto al bando di quest’anno e in concorso, con i ragazzi di Madrid e Dublino, ne sarebbero arrivate sette, per un totale di 230 persone tra attori, staff e accompagnatori: così resta in agenda per il prossimo autunno un festival cresciuto negli anni che ha come madrina l’attrice Silvana Fallisi e conta, tra i tanti, Alfredo Colina in giuria tecnica.

«Il Festival è una sorta di specchio del Paese in questo momento: gli operatori del Veliero sono in contatto con i referenti delle compagnie delle altre Regioni e delle altre nazioni. Tutto questo rappresenta un bello scambio di fronte situazione attuale». E in realtà nei contatti aperti nei mesi scorsi sono arrivate risposte anche da Grecia, Argentina, Uruguay. Nei programmi anche la presenza di tutto il cast di “Ognuno è perfetto”, la fiction Rai che ha contato tra i protagonisti anche due attori del Veliero, incluso Edoardo Leo. Tema di riferimento dell’edizione 2020 è la musica, sottolineata dalla collaborazione con TikiTaka, che sarebbe diventata (e diventerà) l’architrave della giornata in piazza Roma, degli eventi, dei workshop.

«Un appuntamento che apre i nostri cuori, un insieme di emozioni che gli attori ci trasmettono senza risparmiarsi, questo è “Lì sei vero”. Torneremo più forti di prima e ci emozioneremo ancora» ha detto Viviana Veltre, del Csv, da sempre coinvolta nell’organizzazione così come il Comune, attraverso l’assessorato ai Servizi sociali di Desirée Merlini e la Fondazione della comunità: «Del festival apprezziamo le energie e la positività che è sempre riuscito a generare, portando alla ribalta, su un palcoscenico davvero speciale, la città di Monza e tante realtà del terzo settore che la impreziosiscono – ha commentato il segretario generale Marta Petenzi facendo riferimento anche all’attività del Veliero sui social- : in questi giorni ci facciamo accompagnare da un festival virtuale, in attesa di rivederci non appena sarà possibile».

Mentre il presidente del Veliero Franco Monteri annuncia che «ci aspetta un’edizione rinnovata con diverse sorprese, anche internazionali, e una smisurata voglia di ricominciare a vivere e far vivere la nostra città», è Giovanni Vergani di TikiTaka a ricordare come «quello di cui parleremmo adesso è dell’intensità e della bellezza di una settimana fatta di incontri e di arte, di teatro e di emozioni, invece …si sa… Ma è solo un arrivederci in autunno, e forse ancora di più un’occasione importante in cui essere comunità e incontro intorno a quei valori che il Festival di teatro “Li sei vero” esprime. Rimettere in agenda in autunno l’edizione annuale del festival, è un segnale importante di ripartenza e di “rinascita” in cui poter rimettere al centro l’importanza di ritrovarsi uniti e insieme intorno a passioni condivise, intorno all’importanza dell’arte e alle emozioni del teatro, intorno alla possibilità di incontrarsi da paesi e regioni diverse in tutte le nostre diverse provenienze, uniti in questa affascinante esperienza».

Esperienza che passa anche dal pre-festival, l’occasione per «contagiare la città, le persone, di avvicinarle e aggregarle intorno allo “spettacolo”, alla recitazione, all’arte» e questa volta con un virus positivo. Saranno coinvolti gli allievi di Sms (Scuola di musica a Monza per tutti), Lav (Laboratorio delle arti visive) di Bovisio Masciago e le altre realtà della rete TikiTaka. «L’espressione artistica come canale di incontro e comunicazione anche laddove “abitano” fragilità, forse oggi più che mai, in un tempo storico in cui tutti siamo stati toccati nella nostra parte più fragile, impotente e sensibile, diventa occasione straordinaria per ricordarci che è fondamentale dare spazio anche a ciò che di più fragile ci appartiene».

Fragile, oggi, come i mondo dello spettacolo e del teatro. «Il Binario avrebbe dovuto essere riempito dal Festival – dice Gregory Bonalumi, direttore generale del Binario 7 – Avrebbe dovuto essere pieno di tecnici sul palco, pieno di volontari, attori, pieno di giurati che discutono animatamente e di spettatori presi dal turbine vorticoso delle performance.Il teatro avrebbe dovuto essere pieno di problemi, pieno di cose che non funzionano, di cose che non si accendono e di cose che proprio non si vogliono spegnere.Il Binario 7 pieno è una festa ed è anche un gran casino, un guazzabuglio di studenti, operatori e sconosciuti, un coacervo di pensieri ed opinioni che formano il movimento di cui andiamo tanto fieri.Allora teniamoci questa pienezza in mezzo a questo grande vuoto. Teniamocela stretta in attesa di tempi migliori e del prossimo Festival».