Teatro: le Preziose ridicole ispirate a Molière in scena al San Rocco di Seregno

“Le preziose ridicole”, commedia ispirata ai dialoghi di Molière, è in locandina al teatro San Rocco di Seregno, giovedì 2 febbraio.
Teatro Seregno Preziose Ridicole
Teatro Seregno Preziose Ridicole

“Le preziose ridicole”, commedia brillante e intelligente costellata da canzoni e divertenti coreografie, ispirata ai dialoghi delle Preziose Ridicole di Molière, è in locandina al teatro San Rocco di Seregno, giovedì 2 febbraio, alle 21. Il lavoro è ambientato a Roma negli anni Quaranta in un periodo funestato da nazifascisti e guerra. Protagoniste due attrici d’avanspettacolo Caterina e Maddalena che per vivere si esibiscono in un varietà stile “Cafè Chantant”, impersonate da Benedicta Boccoli e Lorenza Mario, al loro fianco Stefano Artissunch, che ha curata l’adattamento  e la regia.

Teatro: le Preziose ridicole ispirate a Molière, la trama

Le “Preziose” diventano presto un duo molto apprezzato e i loro numeri piacciono al pubblico perché molto divertenti e coinvolgenti. Ma la musica, la danza e il fare giocoso delle protagoniste deve fare ben presto i conti col periodo triste e difficile dell’Italia della Seconda Guerra Mondiale. Una società anestetizzata dalla propaganda che non si accorge che il baratro è ormai vicino e che qualcosa di molto distruttivo è alle porte. La vicenda si snoda nella vita dei camerini, quella vissuta prima di entrare in scena. È lì che le due attrici rivelano se stesse. Caterina ha un carattere spregiudicato e arrotonda i guadagni facendo compagnia a uomini facoltosi. Maddalena invece crede ancora ai sogni e all’amore romantico che possa darle tranquillità e serenità per vivere da grande artista. La fuga di un sovversivo renitente alla leva, fidanzato di Maddalena, e l’amicizia con alcuni gerarchi da parte di Caterina innescheranno una spirale di diverbi e di odio tra le due donne. La loro iniziale amicizia e complicità le vedrà poi antagoniste esibizione dopo esibizione davanti a un pubblico rapito dalle loro performance. Lo spettacolo, ideato dal regista Stefano Artissunch, ha come colonna sonora le canzoni tipiche degli anni Trenta e Quaranta. La versatilità delle due interpreti che recitano, cantano e danzano fornisce alla drammaturgia originale uno specchio di vedute e di riflessioni sulla condizione femminile dell’epoca e su quella di oggi.