Seregno, Ferenc Pintér in mostra L’uomo che ha dato volto a Maigret

Da sabato 5 ottobre torna “Fantastiche matite”, la rassegna di illustrazione organizzata dalla biblioteca alla galleria civica Ezio Mariani, quest’anno dedicata all’arte di Ferenc Pintér: l’uomo che ha dato un volto a Maigret e Nero Wolfe.

Sarà Ferenc Pintér il protagonista dell’undicesima edizione di “Fantastiche matite”, la rassegna dell’illustrazione organizzata dalla biblioteca civica ospitata dalla galleria Ezio Mariani.

L’inaugurazione è fissata per sabato 5 ottobre, alle 17, quando sarà alzato il sipario sulla mostra interamente dedicata all’illustratore che ha disegnato le copertine di migliaia di copertine di Mondadori. Negli spazi espositivi di via Cavour 26 settanta tavole originali dell’italo-ungherese scomparso nel 2008, con studi, bozzetti, lavori inediti e le copertine dei gialli che hanno dato un volto a Jules Maigret e a Nero Wolfe.

Ferenc Pintér era nato nel 1931 ad Alassio da madre italiana e padre ungherese, un pittore, ricorda la presentazione della mostra, che aggiunge: «Nel 1940 la famiglia torna in Ungheria e nel 1947 Pintér si iscrive al liceo delle arti applicate di Budapest, dove frequenta il corso di pittura murale decorativa. Ma è l’anno successivo che segna in modo decisivo la sua carriera: la mostra del manifesto ungherese del 1948 gli permette di ammirare il linguaggio moderno e innovativo di György Konecsni, Gábor Papp e Zoltán Tamássi». Grazie a Tamássi l’illustratore inizia farsi strada e dal 1956 i suoi lavori arrivano alle redazione delle testate internazionali del settore. Nell’anno della rivoluzione ungherese lascia il Paese invaso dai sovietici, in clandestinità, e raggiunge Firenze. Lì inizia la carriera di illustratore che passa dalla pubblicità per approdare all’editoria.

«A questo quotidiano lavoro – aggiunge la biblioteca di Seregno – , si aggiungono le illustrazioni per i libri, per altri editori (Cartacanta, Nuages, Lo Scarabeo, Segni&Disegni), per il quotidiano Il Messaggero. E non abbandona l’arte del manifesto: replica lavori andati perduti, rielabora soggetti, riproduce i capolavori dei suoi maestri ungheresi. Realizza poster per spettacoli teatrali e festival culturali; negli anni Ottanta il suo impegno politico lo porta a lavorare per gruppi e movimenti d’opinione a sostegno di campagne a favore del disarmo e dei diritti umani.

“Fantastiche matite” sarà aperta dopo l’inaugurazione fino al 27 ottobre, da martedì a domenica, nei giorni feriali dalle 16 alle 19 (e il giovedì fino alle 22), sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.