Seregno celebra il maestro Pozzoli: concerto in basilica

Concerto straordinario mercoledì in basilica in occasione del 65esimo anniversario della morte del maestro Ettore Pozzoli.
Seregno maestro Ettore Pozzoli
Seregno maestro Ettore Pozzoli

I Grandi Concerti”, organizzati dalla Filarmonica Ettore Pozzoli di Seregno, di cui è presidente Marina Sala, all’interno della quarta stagione hanno in programma per mercoledì 9 novembre, alle 21, in basilica san Giuseppe di Seregno un concerto straordinario in occasione del 65esimo anniversario della morte del grande maestro Ettore Pozzoli. Il programma prevede musiche di: Mozart, “Eine Kleine Nachtmusik K 525” e allegro – romanza – minuetto – rondò ; Denis Bedard, “Suite du premier ton” (Plein Jeu – dialogue – recit – grand Jeu); Samuel Barber, “adagio per archi op 11”; Alexandre Guilmant, “marcia religiosa” su un tema dal Messiah di Handel op 15 n° 2;E. Elgar, “elegy for string op.58”; Ettore Pozzoli, “aspirazione, sarabanda e finale”; J.S. Bach, “ aria sulla quarta corda”, orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli, diretta da Luca Ballabio, organista Lorenzo Zandonella.
Un viaggio suggestivo alla scoperta della storia di una persona splendida, corretta e fine, e di un artista immortale grazie al quale la città di Seregno gode tuttora di internazionalità nel settore musicale.

Seregno celebra il maestro Pozzoli: chi era

Ettore Pozzoli, definito dalla grande critica “forza occulta della musica”, era nato a Seregno il 22 luglio 1873. Si diplomava in pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e presentava “l’Allegro di Concerto”, pianoforte e orchestra, l’oratorio “La figlia di Jefte”, un quartetto d’archi, un “tema e variazioni” per pianoforte e orchestra, opere nelle quali si faceva luce una ricchezza di modulazione armonica che superava l’Ottocento di Wagner e Brahms per suggerire quasi Debussy. Nel 1902 sposava Gina Gambini, contralto, allieva del maestro di canto Leoni, e contemporaneamente iniziava l’attività di insegnamento di teoria, solfeggio e dettato musicale al conservatorio Verdi. Collaborava con la rivista “Musica Sacra” sostenuta da don Lorenzo Perosi. Sono monumentali i suoi lavori sulla teoria e il solfeggio, il corso di studi di difficoltà graduata, l’educazione all’armonia e al contrappunto. Suoi allievi prediletti Giulio Confalonieri e Giancarlo Menotti. Nel 1943 si stabiliva a Seregno, dove si spegneva il 9 novembre 1957, all’età di 84 anni.
La città gli ha dedicato il celebre concorso internazionale pianistico, a cadenza biennale, in anni dispari che nel prossimo settembre sarà alla 33° edizione. L’origine del concorso sta proprio nell’affetto profondo e sincero della vedova Gina Gambini verso il marito Ettore e nella stima che essa nutriva per la sua personalità di musicista. Gambini infatti, dopo la scomparsa del marito, contattava il maestro Giulio Confalonieri, allievo dello stesso Pozzoli, esprimendogli il desiderio di onorarlo con un concorso internazionale perché ogni altra forma di celebrazione sarebbe stata effimera e di scarsa risonanza.

Seregno celebra il maestro Pozzoli: la storia del concorso, Maurizio Pollini primo vincitore

Subito l’amministrazione comunale guidata a quel tempo dal professor Antonio Colombo si prendeva carico dell’organizzazione. Nel settembre del 1959 la prima edizione del concorso pianistico Ettore Pozzoli la cui premiazione si era svolta al teatro San Rocco affollatissimo, con un pubblico entusiasta e Gina Gambini in collegamento telefonico dalla villa Odescalchi di piazza Italia dove aveva posto la sua residenza, aveva invitato nella sua casa il vincitore, Maurizio Pollini. Il concorso, sotto tanti aspetti, perpetuava l’attività didattica di Pozzoli, tra i giovani ai quali aveva consacrato la sua esistenza e la sua fertile creatività. L’intuizione di Gina Gambini e del maestro Giulio Confalonieri si era confermati validissimi. Ancora oggi, gli studi e le composizioni del maestro Pozzoli, conosciuti nei conservatori come “metodo Pozzoli” continuano ad essere tra i più validi per i giovani pianisti italiani e stranieri, così come il suo metodo di teoria e solfeggio.