Premio Lissone Design, vincitori e menzioni speciali

Ilaria Marelli e Carlo Trevisani si sono aggiudicati il Premio Lissone Design. Due le menzioni speciali.
Premio Lissone Design 2022

Premo Lissone Design:  i due vincitori sono la lampada Ara di Ilaria Marelli che si è aggiudicata la sezione “Prodotto storico”; il paravento Colombano di Carlo Trevisani ha invece vinto il premio per “Il mobile che non c’è”. Due menzioni speciali sono andate a Giorgio Gurioli con la seduta Hara per la categoria “Prodotto storico” e a Patrizia Di Costanzo e Paolo Pallucco con la consolle Annalou e la fata verde per la sezione “Il mobile che non c’è”.

Premio Lissone Design: legame con la storia della città

Si è svolta nei giorni scorsi al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone la cerimonia di premiazione dell’ottava manifestazione a cadenza biennale che punta a sostenere e promuovere le potenzialità dei creativi in ambito progettuale. Con l’edizione di quest’anno, si è inteso mantenere vivo lo stretto legame con la storia culturale e produttiva della città di Lissone – fin dagli anni Sessanta e Settanta “Primo Centro Italiano del Mobile” – puntando a valorizzare quei progettisti che operano sui prodotti e i luoghi del vivere.

Premio Lissone Design: dieci studi da tutta Italia

A cura di Francesca Guerisoli, direttrice artistica del Museo, e Anty Pansera, storica e critica del design, il Premio ha coinvolto dieci tra studi di progettazione e designer provenienti da tutta Italia, che sono stati chiamati a rappresentarsi attraverso due proposte: la prima ritenuta significativa del proprio percorso progettuale, la seconda riferita a un “mobile che non c’è” che, in un’ottica di ricerca, risponda alla particolare attualità che stiamo vivendo e alle profonde trasformazioni degli habitat domestici degli ultimi anni.

La giuria, composta da Michele Cuomo, Raimonda Riccini e Marco Sammicheli, ha analizzato i prodotti e i progetti presentati per il concorso e ne ha valutato la qualità complessiva sia dal punto di vista del valore culturale sia di quello produttivo, selezionando le due opere vincitrici.
La sezione “Prodotto storico” è stata assegnata alla lampada Ara di Ilaria Marelli (2003), realizzata dall’Azienda Nemo.  Per “Il mobile che non c’è” la giuria ha premiato il paravento Colombano di Carlo Trevisani. 

Premio Lissone Design: premi e menzioni

Assegnati come detto  due menzioni speciali per la seduta Hara di Giorgio Gurioli (2002), realizzata dall’ Azienda Kundalini Italia e per “Il mobile che non c’è” Annalou e la fata verde, beauty case e consolle integrati, di Patrizia Di Costanzo e Paolo Pallucco.  I due vincitori – Ilaria Marelli e Caro Trevisani – si sono aggiudicati un premio di 4.000 euro ciascuno. I loro due prodotti e progetti saranno acquisiti dal Mac andando così ad ampliare la collezione del museo.

Premio Lissone Design: la mostra fino al 24 luglio

In occasione della premiazione, è stata inaugurata la mostra che presenta presso il MAC fino al 24 luglio 2022 i venti tra prodotti e idee progettuali selezionati per il concorso di Studio Bartoli Design, Matteo Di Ciommo, Patrizia Di Costanzo e Paolo Pallucco, Massimo Farinatti, gumdesign, Giorgio Gurioli, Ilaria Marelli, Elena Salmistraro, Marta Sansoni, Carlo Trevisani. 

Sono felice di aver potuto coinvolgere in questo progetto Anty Pansera – dichiara la direttrice Guerisolisiamo partite dal territorio domandandoci quale collezione di design potesse avere il museo di Lissone per sottolineare l’identità del territorio e differenziarsi dalle altre presenti in Lombardia. Abbiamo ragionato su come affermare la storia particolare di questa città, una storia felice, traghettandola nel presente per guardare al futuro. È per questo che abbiamo intitolato una sezione del premio “Il mobile che non c’è”, che presenta prototipi, progetti e idee progettuali. L’altra sezione, “Prodotto storico”, punta invece a valorizzare oggetti già realizzati, anche in anni recenti, rappresentativi del percorso professionale dei diversi designer e studi coinvolti. Abbiamo chiesto loro di rappresentare il proprio percorso creativo attraverso un oggetto, indicandoci inoltre le motivazioni di tale scelta. La mostra che ne emerge è varia e vivace”. 

Anty Pansera, storica e critica del design, si è detta felice di “tornare al Mac, un museo molto bello e accessibilissimo. Ho cercato di pensare a cosa volesse dire tornare a Lissone, tornare a pensare a un Premio che coinvolgesse dei professionisti che hanno a che fare con il mobile e il complemento d’arredo”.