Ospite speciale a Seregno: Caterina Casell all’Accademia filarmonica

Sorpresa all’accademia Filarmonica Città di Seregno per la visita della cantante e produttrice Caterina Caselli.
Caterina Caselli Accademia Seregno
Caterina Caselli Accademia Seregno

Sorpresa all’accademia Filarmonica Città di Seregno per la visita della cantante e produttrice Caterina Caselli. Interprete di grandi successi – tra cui “Insieme a te non ci sto più” e “Nessuno mi può giudicare” – e poi valorizzatrice di talenti nel lavoro alla Sugar (Elisa, Andrea Bocelli, Negramaro e molti altri).

Ospite speciale a Seregno: guidata dai maestri Bernasconi e Canzi

Il maestro Mauro Bernasconi insieme al direttore dell’Accademia, maestro Stefano Canzi, hanno  illustrato alla Caselli il funzionamento della scuola, che conta un elevato numero di iscritti. L’ospite ha mostrato grande attenzione alla spiegazione e si è complimentata per la raffinatezza e la tecnica con cui sono stati allestiti i vari locali. Caterina Caselli ha offerto anche utili consigli dall’alta della sua esperienza, in una prospettiva di amicizia e collaborazione con l’Accademia concretizzata da Marina e Sandro Sala, un “gioiello” musicale messo a disposizione di tutta la città, soprattutto per le numerose iniziative finora intraprese per tenere alta l’importanza che la musica riveste in campo culturale. 

Marina Colombo Sala, dal 2007, è presidente dell’Accademia e dell’orchestra  Filarmonica Ettore Pozzoli, mentre Sandro Sala è presidente  dal 1975 del corpo musicale Santa Cecilia che negli ultimi anni è diventata Filarmonica fiati città di Seregno. 

Ospite speciale a Seregno: la soddisfazione dell’Accademia

Caterina Caselli prima di congedarsi ha rivolto un apprezzamento per l’impegno, la dedizione e il grande sforzo organizzativo profuso nell’allestire ogni anno stagioni musicali che passano sotto l’etichetta de “I grandi concerti”. Apprezzamenti che, espressi da chi ha vissuto e vive la musica dall’interno, hanno reso orgogliosi i fondatori dell’Accademia e i maestri che la dirigono, ma che i seregnesi sono ancora tiepidi nel considerare.