Occhio al flusso canalizzatore, arriva il 21 ottobre 2015: è il Ritorno al futuro day

Mercoledì sarà il 21 ottobre 2015, il giorno in cui Doc e Marty McFly arrivano nel futuro, anzi nel presente: in tutto il mondo è il Ritorno al futuro day e anche a Monza e Brianza sarà possibile vedere i primi due film della saga. Ecco come immaginavamo il 2015 nel 1989.
Il 21 ottobre 2015 è il Ritorno al futuro day
Il 21 ottobre 2015 è il Ritorno al futuro day

Dal momento che qui non c’è Hill Valley e che la California è piuttosto lontana – a meno di un malinteso spazio temporale con la frazione di Lesmo – non c’è rischio di fare i conti mercoledì prossimo con un improvviso baleno e la comparsa a 88 miglia orarie di una Delorean alimentata a scarti alimentari. Perché mercoledì è il 21 ottobre 2015: il giorno esatto in cui Doc porta Marty McFly e la sua ragazza (ormai moglie) per risolvere qualche guaio. Cioè “Ritorno al futuro 2”, uno dei capitoli della leggendaria saga diretta da Robert Zemeckis con Michael J. Fox e Christopher Lloyd, nel 1989.

Sono passati poco meno di trent’anni da quando Biff Tannen ha approfittato dell’annuario sportivo 1950-2000 riportato nel passato per fare soldi e diventare un multimiliardario che ha trasformato la città del futuro in un enorme casinò di cui è di fatto padre -padrone. Il futuro è quello del 2015, il presente è il 1985 (l’anno di uscita del primo Ritorno al futuro), il passato il 1955 nei primi due capitoli della saga: e il 2015 è appunto quello che nella pellicola parte dal 21 ottobre, mercoledì prossimo. Quando in tutto il mondo è stato organizzato il”Back to the future day”, una giornata celebrativa in cui sarà possibile vedere i due primi capitoli della serie.

Il cinema Metropol di Monza in via Cavallotti propone una serata speciale per vedere in successione i primi due capitoli della saga: Ritorno al futuro 1 in cui Marty ritorna nel 1955 e poi il 2, quando viaggia nel futuro fino al mese di ottobre del 2015. Lo stesso accade nelle grandi sale come l’Uci cinemas di Lissone (a partire dalle 20.15) e a The Space delle Torri bianche di Vimercate (due volte, alle 16 e alle 20.30).

Com’è il 2015 vero rispetto a quello immaginato nel 1989? Qualcosa di vero, qualcosa di verosimile, qualcosa di falso. Con un dettaglio non da poco: i Chicago Cubs sono alle World series di baseball, le finali, cosa che non accade dal 1945 (e non vincono dal 1908). E in Ritorno al futuro 2 la squadra vince. Poi?

1. non ci sono i vestiti che si adattano direttamente a chi li indossa, vero. Ma è un dato di fatto che i vestiti hitech potrebbero non essere molto lontano dal momento che – non è un mistero – i tech titans stanno investendo anche in tessuti. Ed è improbabile che sia per partecipare alla settimana della moda di Milano. E le scarpe? Nike ci ha provato, almeno nel modello.

2. il cibo non è servito dopo essere stato reidratato, o almeno non spesso (fanno eccezione alcuni cibi cinesi, per esempio). È però vero che i pasti pronti hanno fatto molta strada dalla carne in scatola e dal tonno sott’olio.

3. l’hoverboard, lo skate board fluttuante, non c’è. E probabilmente qualsiasi prototipo sarebbe troppo costoso più o meno per chiunque.

4. la principessa Diana non è diventata regina (come si legge su un giornale nel film), e in modo drammatico. Peraltro non è che la regina Elisabetta abbia lasciato il posto ad altri, nel frattempo.

5. le comunicazioni video ci sono e non hanno bisogno di un televisore come nel film, quando il capo di Marty si fa sentire (e vedere) per poi licenziarlo. Le videochiamate passano da Skype, dai sistemi smartphone e dai tablet.

6. la sicurezza biometrica? Per esempio la scansione della retina o le impronte digitali per farsi riconoscere? Ci sono eccome: sull’iPhone sono un modo per sbloccare il device. Poi ci sono i video occhiali, nel film, realtà virtuale e aumentata: uno dei settori in via di sviluppo (a partire da google glass) e a prezzi sempre più accessibili.

8. Auto private volanti alimentate con i rifiuti. Be’ no, non ci siamo. Anche se ovviamente esistono prototipi e prototipo e prototipo di piccoli auto-aerei. C’è però del vero sul fronte dei carburanti: mai come oggi sistemi alternativi per alimentare le auto sono un’esigenza diffusa, dalle auto ibride in su. E poi i guai delle case automobilistiche, come il caso dei motori Volkswagen, non fanno che accelerare il processo.

Intanto Toyota ha pensato di rimettere a un tavolo Doc e Marty, cioè Christopher Lloyd e Michael J. Fox. Eccoli: