Nasce “Teatri in rete” per rilanciare le sale della comunità: cinque sono della Brianza

Dieci sale dell’associazione cattolica esercenti cinema (Acec) si sono unite nel progetto “Teatri in rete” e cinque sono brianzole.
Il direttivo di Teatri in rete con la regista Andrée Ruth Shammah
Il direttivo di Teatri in rete con la regista Andrée Ruth Shammah

Dieci sale dell’associazione cattolica esercenti cinema (Acec) si sono unite nel progetto “Teatri in rete” e cinque sono brianzole. Un’alleanza per rilanciare lo spettacolo nelle sale della comunità della diocesi di Milano. Protagoniste sono le sale di Arcore (Nuovo), Brugherio (San Giuseppe), Cesano Maderno (Excelsior), Concorezzo (San Luigi) e Seregno (San Rocco), le altre sono Casatenovo (Auditorium), Cesano Boscone (Cristallo), Gallarate (delle Arti), Gorgonzola (Argentina), Magenta (Nuovo).

Nasce “Teatri in rete”: taglio del nastro a Milano

Lo storico taglio del nastro del progetto è avvenuto nella mattinata di martedì 18 ottobre, nella sala 210 della curia arcivescovile di Milano di piazza Fontana. Un progetto sostenuto col supporto economico dalla fondazione Cariplo. Erano presenti don Gianluca Bernardini, referente teatro e cinema della diocesi, presidente nazionale Acec e Acec Milano; il brugherese Angelo Chirico, coordinatore teatro progetto; Giovanni Vernazza, membro del comitato di presidenza insieme a Guglielmo Mitta dell’Anet (associazione nazionale esercenti teatrali) in seno ad Agis, Tiziana Borgo e Andrée Ruth Shammah, direttrice artistica, regista del teatro Franco Parenti di Milano, oltre ai dieci responsabili delle sale.

Gruppo esercenti Teatri in Rete
Gruppo esercenti Teatri in Rete

Nasce “Teatri in rete”, Chirico: “Un nuovo inizio e una svolta radicale”

Il progetto “Teatri in rete” è il culmine di un percorso condiviso maturato negli anni e che si è rafforzato durante lo stop causato dalla pandemia – ha iniziato Angelo Chirico è un nuovo inizio e una svolta radicale. La tradizione pluridecennale della sale della comunità ha portato ad esperienze sui territori di appartenenza che rappresenta un unicum a livello nazionale per profondità e per radicamento storico, ma tutto questo non basta più. Crediamo che alle difficoltà che il settore culturale sta attraversando si possa rispondere solo unendoci, comunicando insieme e progettando in sinergia”.

Nel rispetto dell’autonomia economica, artistica, gestionale e organizzativa delle singole realtà, è nata per la prima volta un coordinamento tra sale teatrali. Il logo di “teatro in rete” è composto da tanti palcoscenici in convergenza verso un unico centro e accompagnerà tutte le iniziative comuni.
Il progetto è nato quando ci siamo sentiti più persi, durante i lunghi mesi di stop dovuti al lockdown– ha detto don Bernardinila missione delle sale della comunità non è di abbattersi, ma di creare che la cultura sia un bisogno essenziale del nostro vivere. Noi ci siamo, ci siamo sempre stati, e ora saremo ancora più presenti per lo spettacolo dal vivo. Le nostre sale sono tutte polivalenti, sono sale della comunità, anzi, meglio è una comunità di sale. L’orizzonte comune non intende limitarsi ai dieci fondatori, ma vuole, con il tempo, andare ad abbracciare altre sale della comunità per costruire una rete di teatri dalle maglie sempre più intrecciate, solide e in grado di avvincere il pubblico”.

Nasce “Teatri in rete”, la madrina Andrée Ruth Shammah

La regista Andrée Ruth Shammah, madrina di “Teatri in rete”, ha affermato: “È una importante e molto bella iniziativa che premia la dedizione di tanti volontari come ci sono nelle sale della comunità, all’interno delle quali ci sono persone legate da tanta passione e dalla convinzione di operare per creare e far crescere cultura. Persone che aprono e chiudono il cancello del teatro come me da oltre 50 anni. Tutti noi gente di teatro abbiamo il desiderio di voler vedere la sala esaurita, un’ambizione che non dovrebbe avere limiti, ma per far sì che ciò si verifichi ci vogliono i nomi, ma quello che funziona di più è il passa parola. Spesso lo spettatore viene a teatro e si limita all’applauso, mentre sarebbe utile che condividesse i contenuti della commedia a cui ha assistito. Auguro a “Teatri in rete” di unire sempre più realtà teatrali e che frequentare questi teatri sia qualcosa di diverso. Lo dico perché sono una attenta sostenitrice della creatività applicata all’impresa culturale”.

Nasce “Teatri in rete”, dieci sale coinvolte

Le dieci sale insieme contano oltre 500 tra operatori culturali, professionisti e volontari, che rendono possibile la continuazione di stagioni storiche.