Mostri giapponesi a Monza: l’arte di Loputyn e i cosplayers

Un workshop di illustrazione con il talento di Loputyn alla Villa reale di Monza in occasione della mostra Yokay.
Loputyn
Loputyn

Un giorno intero di workshop per imparare l’arte dell’illustrazione direttamente da una delle più importati artiste italiane: Loputyn, cioè Jessica Cioffi, “seguita come una rockstar dagli appassionati di manga”, ricorda Vertigo Syndrome, la società che ha organizzato fino al 21 agosto la mostra Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi, a cura di Paolo Linetti, al Belvedere della Villa reale di Monza.

Loputyn alla Villa reale di Monza: workshop d’autore

Sabato 11 giugno l’ospite è Loputyn, alla quale peraltro è dedicata una sezione speciale della mostra monzese, prodotta dalla casa editrice Hop! con alcune tavole originali. Il workshop durerà 6 ore, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, durante le quali Loputyn racconterà tutti i segreti che si celano dietro alla creazione di un’illustrazione. “In una giornata con la giovane illustratrice, si potrà apprendere il suo caratteristico stile pittorico, seguendola dalla fase di elaborazione dell’idea, sino alla creazione del disegno e alla sua colorazione. Quest’ultima sarà incentrata su tecniche che valorizzino le linee, come acquerelli, gouache e su colori che esaltino le trasparenze”. Maggiori informazioni e iscrizioni sul sito www.mostrigiapponesi.it.

Loputyn
Loputyn, Jorōgumo

Da Loputyn ai cosplayers: capire il fenomeno

Non è finita: dopo Loputyn, i cosplayers, il fenomeno giapponese che si è diffuso in tutto il mondo: una conferenza in programma dalle 15 di domenica 12 giugno, (gratis ma senza visita inclusa) per raccontare il trasformismo nell’arte, folklore e nella letteratura, fino alla nascita alla fine degli anni ’70 del primo cosplayer. A parlarne ci saranno Paolo Linetti, curatore della mostra e Megumi Akanuma, affermato soprano e ambasciatrice di Genova nel mondo che ha iniziato a studiare musica e canto in Giappone per poi completare la sua formazione musicale in Italia, ma anche anche traduttrice, interprete e ideatrice di eventi culturali e ha fondato l’associazione culturale Deai, parola che in giapponese significa “incontro”.

Cosplayers: perché traverstirsi

“La conferenza ripercorrerà la storia del cosplay, una forma di espressione che ha le sue radici in Giappone con i manga e gli anime – aggiungono gli organizzatori – Consiste nell’indossare un costume che rappresenti un personaggio anche nel suo modo di agire, ed è un fenomeno da sempre studiato da sociologi e studiosi che ad oggi considerano “auto-terapeutico” per coloro i quali hanno problemi di timidezza o mancanza di abilità sociali. Si delineerà infine la figura del cosplayer, differenziandolo dal semplice travestitismo”.