Monza, i 60 anni di storia dell’Hotel de la Ville (tra vip e curiosità)

L’Hotel de la Ville di Monza ha compiuto 60 anni. I fratelli Nardi raccontano sei decadi di vip e curiosità tra le stanze affacciate sulla reggia, dall’epoca del ristorante Eden-Savoia a oggi.
Monza Ristorante Eden Hotel Savoia attuale Hotel de la Ville
Monza Ristorante Eden Hotel Savoia attuale Hotel de la Ville Fabrizio Radaelli

Tre giorni di risotto e luganega per Kimi Raikonnen che con la moglie nei giorni del Gran premio è un habitué dell’Hotel de la Ville di Monza e sceglie la suite di lusso ricavata nella dépendance. Era la suite che avrebbe sempre voluto Michael Schumacher, per anni affezionato cliente, ma ai suoi tempi era destinata a Jean Todt e così il pilota tedesco optava per la Junior suite, sempre di gran lusso, ma in stile provenzale. Come loro sono tanti i vip (e non solo piloti) che hanno varcato la soglia dell’Hotel che il 6 settembre ha festeggiato i 60 anni di gestione della famiglia Nardi e inaugurato la nuova veranda (dal sapore coloniale) con affaccio su Villa Reale.


«Tra gli aneddoti più divertenti – rivelano i fratelli Gigi e Tany Nardi – c’è quello con protagonista Henry Fonda. Era il 1974 e stava girando “Mussolini ultimo atto” nei panni del cardinale Schuster. Alla sera rientrò in albergo con l’abito di scena e nostra nonna che era molto devota si gettò ai suoi piedi per baciare l’anello. Henry Fonda non si scompose e restò al gioco».

Con il divo americano lungo è l’elenco del guest book: da Gina Lollobrigida a Roberto Benigni, da Vittorio Gassman ad Andreotti e Beppe Grillo. Dopo la separazione da Silvio Berlusconi anche Veronica Lario scelse la privacy della dépendance, mentre nel 1991 il cancelliere tedesco Helmut Kohl arrivò all’improvviso a Monza dopo incidente stradale del figlio e il suo ricovero al San Gerardo.
«Il conto fu pagato da Andreotti – spiegano i fratelli Nardi – e conserviamo ancora una lettera del cancelliere che ci ringrazia per l’accoglienza e il supporto alla sua famiglia in quelle difficili circostanze».


La settimana del Gran Premio resta comunque quella più intensa: «La nostra filosofia è sempre stata quella di chiudere la struttura agli esterni – prosegue Gigi Nardi – abbiamo i nostri clienti abituali tra i piloti , ex piloti e giornalisti che qui sanno di potersi sentire a casa e abbiamo uscite “segrete” per aggirare i cacciatori di autografi».

La storia della famiglia Nardi nell’hôtellerie è alla quarta generazione. «Il capostipite fu il nonno Luigi Nardi, origini veneziane che gestisce tra gli altri il Grand Hotel Milano e Brunate –s piega Tany Nardi – alla sua morte improvvisa subentra nostro padre Bartolomeo che nel 1956 si trasferisce a Monza dove prende in gestione l’albergo e ristorante Corona Ferrea e inizia ad ospitare i primi piloti. Nel 1958 è la volta dell’hotel de la Ville il cui immobile è da sempre della famiglia Fossati della Star, imprenditori illuminati che ci hanno sempre supportato nelle tante migliorie alla struttura effettuate negli anni. Oggi in hotel è entrato anche Francesco, figlio di Luigi, 28 anni e studi di hôtellerie di lusso in Svizzera sulle orme del padre e dello zio».

Il documento più antico dell’albergo risale al 1899 ed è un ordine alla Martini e Rossi da parte del ristorante Eden. «Dopo il regicidio Monza diventa meta di pellegrinaggio, ricorda Tany , si aprono alcune camere e l’albergo diventa Eden Savoia. Nel 1958 aveva 16 camere di cui solo 4 con servizi. Oggi ne abbiamo 63 nel corpo centrale e 7 nella dépendance».


Tanti i riconoscimenti ricevuti dall’Hotel che è entrato nel circuito degli small luxury Hotel, è stato selezionato dallo chef francese Alain Ducasse per le “tables remarcables”, ha vinto nel 2000 l’ambito premio hotel of the year nella categoria business hotel su una selezione di 650 strutture a 4 o 5 stelle.

«Con la nostra attività abbiamo contribuito a far conoscere Monza nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti dove partecipiamo alle più importanti fiere del settore. Abbiamo conosciuto gli anni bui della crisi, ma anche il boom di Milano dopo Expo che ha fatto riscoprire Monza anche come destinazione del tempo libero».
I grandi eventi aiutano: «Gli open di golf, il concerto di Ligabue o la visita del Papa hanno fatto registrare una forte crescita, quest’anno la mancanza di eventi si sente con una flessione del 12%».

Per le loro vacanze i fratelli Nardi hanno gusti molto diversi: se Tany mischia lavoro e piacere visitando alberghi di lusso in giro per il mondo, Gigi si definisce un “motard”. «Parto in moto. E dormo anche in tenda».

E poi il ristorante. Il Derby grill dell’Hotel de la Ville sfata i tabù sui ristoranti all’interno degli alberghi.Dopo aver ottenuto le valutazioni più alte dalle guide del Gambero Rosso e dell’Espresso lo chef Fabio Silva è in corsa per l’ambita Stella Michelin. «Il piatto che più mi rappresenta resta il raviolo con provola affumicata, pomodorini napoletani e aglio nero», dice.