Monza celebra Gioachino Rossini con quattro mesi di eventi

Il compositore Gioachino Rossini è stato in visita a Monza per cinque volte e Monza gli dedica l’ampia rassegna “Caro Rossini” in occasione dell’anniversario dei 150 anni della morte. Quattro mesi di eventi al via da domenica 9 settembre.
Monza celebra Gioachino Rossini con quattro mesi di eventi

Nell’anno “rossiniano” anche Monza ha voluto fare la sua parte per celebrare i 150 anni dalla morte del celebre compositore – era il 1868. Prende il via domenica 9 settembre la rassegna “Caro Rossini. Omaggio al maestro e alla sua arte”: una kermesse che farà compagnia ai monzesi fino a dicembre e che ha ottenuto anche il patrocinio del comune di Pesaro, che di Gioachino Rossini (nella foto ritratto da Etienne Carjat – fonte Wikipedia) vanta i natali – nel 1792, durante un raro 29 febbraio.

L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato alla Cultura guidato da Massimiliano Longo e la regia è di Ettore Radice, presidente dell’associazione culturale Mnemosyne, che ha coinvolto nel progetto una decina di realtà del territorio – oltre a Mnemosyne, gli Amici dei musei e gli Amici della musica, l’Associazione mazziniana italiana, la Casa della poesia di Monza, Italia Nostra, il Centro documentazione residenze reali, l’Università popolare, la Pro Monza, il Centro studi liberi nell’agorà, la delegazione di Monza e Brianza dell’Accademia italiana della cucina, la Corale monzese e lo Sporting Club.

Sarà proprio la varietà delle associazioni coinvolte a consentire quello che si propone di essere un racconto quanto più sfaccettato della vita del celebre compositore: ci saranno passeggiate e visite guidate nei luoghi rossiniani, aperitivi e cene a tema, letture sceniche, rappresentazioni teatrali, concerti e conferenze – alcune organizzate anche in orario mattutino con un occhio di riguardo alle scuole del territorio.

Simili iniziative sono state organizzate lungo lo Stivale in molti dei luoghi in cui il compositore del “Barbiere di Siviglia” ha vissuto, o soggiornato anche solo per pochi giorni: è il caso di Monza, che nei suoi archivi conserva la testimonianza di cinque visite.

«Le sue opere, tra buffe, serie e semiserie – ha commentato Radice – furono molto apprezzate dal pubblico del Teatro Sociale, che sorgeva in pieno centro, in quella che si chiamava piazza del Mercato, la nostra piazza Trento. Furono anche le più rappresentate nel primo ventennio di attività del teatro», costruito nel 1810 sulle ceneri del vecchio Teatro Arciducale. «Si pensi che “Il barbiere di Siviglia” rimase in cartellone addirittura per un secolo, fino al 1920», ha precisato ancora Radice, prima di ricordare un’altra curiosità: l’amicizia che ha legato Rossini al poeta monzese Giovanni Rajberti, chirurgo del San Gerardo.

La rassegna, presentata in comune anche dal sindaco Allevi, prenderà il via alle 17 di domenica 9 settembre: appuntamento in sala Maddalena per “Monza Rossiniana”, arie dalle opere presentate al Teatro Sociale di Monza con letture sceniche a cura di Mnemosyne e degli Amici dei musei. Calendario completo su comune.monza.it.