L’autodromo di Monza compie cent’anni e per celebrare la ricorrenza l’associazione Mnemosyne presieduta da Ettore Radice propone per mercoledì 22 giugno alle 21 al Teatro Binario 7 una “Serata Futurista”.

Monza, 100 anni di autodromo: Marinetti e il matrimonio in città

Il movimento di Filippo Tommaso Marinetti nacque qualche anno prima del circuito, faceva dell’esaltazione della velocità uno dei suoi punti di forza, associandola all’idea di progresso. L’automobile, in particolare, divenne un’espressione della nuova società che guardava a un futuro ricco di nuovi orizzonti e fu considerata un’opera d’arte che, come si legge nel Manifesto del Futurismo del 1909, superava la bellezza della Nike di Samotracia.

Proprio Marinetti nel 1923 assistette con la moglie, sposata a Monza, al Gran Premio d’Italia. La serata di mercoledì sarà in perfetta sintonia con lo spirito del movimento futurista, un momento rivoluzionario di rottura con la società nel quale lo spettatore parteciperà attivamente allo spettacolo con tanto di volantini e di particolari strumenti detti “intonarumori” che sostituiranno gli applausi.

Monza, 100 anni di autodromo: le opere in scena

Le opere scelte saranno “The telephone” di Giancarlo Menotti e “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf-Ferrari, testi che elogiano la velocità e l’avvento delle nuove tecnologie. “The telephone” narra la vicenda del giovane Ben che non riesce a dichiarare il suo amore a Lucy, perché lei parla sempre al telefono. Ne “Il segreto di Susanna”, un marito geloso teme che la moglie lo tradisca, ma in realtà Susanna gli nasconde un unico segreto: è una fumatrice incallita. In entrambe le opere la figura femminile viene descritta come rivoluzionaria, moderna, fuori dagli schemi e in rottura con la società. Insomma, una vera futurista. Lo spettacolo ricco di effetti a sorpresa riproporrà anche numerose citazioni al mondo dell’arte, della moda e della società futurista. Ingresso a offerta (minimo 10 euro).