Lunga vita al jazz: chi è e come è nata la Sugarino Big band, in concerto al Binario 7 di Monza

Un gruppo di studenti del liceo Zucchi, qualcuno passato al conservatorio, la passione per la musica e una scelta speciale.
Sugarino big band
Sugarino big band

“Non ci aspettavamo qualcosa di così grande” dice Alessandro Bazzoli, che ha fondato insieme a Edoardo Viganò e Samuele Frisenda la Sugarino big band. Loro tre (le radici nel liceo Zucchi di Monza) insieme a una decina di amici e compagni di scuola hanno dato vita, intorno a ottobre del 2020, durante uno dei lockdown che hanno colpito l’Italia, a un progetto che era cominciato con il video della loro versione di “Let is snow” in occasione del Natale che era alle porte (video ora non più disponibile, ma si può rimediare con il nuovo classico “All I want for Christmas is you” registrata al teatro Villoresi a Natale 2022).

La Sugarino big band al Villoresi al Monza

Big band, come un secolo fa, quando si traduceva nelle grandi formazioni jazzistiche di Duke Ellington o Cout Basie, di Benny Goodman, di Dizzy Gillespie. Insomma: la storia del jazz nelle sue radici, viva ancora oggi, ma di solito non in orchestre formate da ventenni o appena maggiorenni come nel caso della Sugarino. Già, Sugarino – che non è il cognome di nessuno: deriva in realtà da Sugar Zucchero Fornaciari, un diminutivo scelto come nomignolo per il chitarrista, il bambino zuccherino, “perché non rideva mai”.

La loro “avventura”, come la chiama Samuele Frisenda, continua l’anno successivo, quando si ritrovano per creare il video di una nuova cover: quella di “White Christmas“. Ma dopo questi due video arrivano i primi piccoli concerti, come ad esempio quello proposto lo scorso anno al teatro Villoresi, che aprono le porte verso qualcosa di ufficiale.

Sugarino Big band: la marturità e poi l’avventura jazz

Nasce così, a fine ottobre 2022, dopo la maturità di Alessandro Bazzoli ed Edoardo Viganò e dopo ben due anni dalla nascita ufficiosa, l’associazione culturale Ets (Enti del terzo settore) Sugarino Project. Bazzoli dalla batteria (19 anni, conservatorio), Viganò dal sassofono (20 anni, conservatorio) e Frisenda (19 anni, liceo musicale Zucchi) dal contrabbasso gestiscono la band che, se per i primi video era formata da una decina di persone, oggi può vantare venti musicisti.

“Ognuno ha i propri compiti e riusciamo a compensarci l’un l’altro” dice il sassofonista. Il centro civico di San Gerardo ospita per le prove il complesso nella sala corsi della struttura dove i ragazzi, soprattutto in questo periodo, si ritroveranno per preparare uno spettacolo che si terrà il 10 maggio al Binario 7. “Sarà uno show senza compensi – spiegano – perché per il momento tutti noi pensiamo soprattutto a suonare insieme e a divertirci”.

Sugarino Big band: concerto speciale al Binario 7

Il valore aggiunto dello spettacolo saranno due ospiti speciali che hanno fatto la storia del jazz italiano: Attilio Zanchi, esperto contrabbassista che tiene anche dei corsi speciali di potenziamento jazz al liceo Zucchi di Monza e Tino Tracanna, esperto sassofonista nonché coordinatore dei corsi jazz al conservatorio Verdi di Milano.

Deck the Halls, un altro classico natalizio in versione big band

I tre soci sono fieri del percorso svolto finora e vogliono dimostrare che ci sono ragazzi che si impegnano ogni giorno per farlo. I conti, però, devono farli con la poca attenzione riservata ai ragazzi che, di musica, vorrebbero vivere. “A Monza mancava la musica – puntualizza Frisenda – e noi vogliamo cominciare a smuovere qualcosa”. E qualcosa si è mosso, dal momento che arrivano a un concerto al Binario 7 di Monza dopo quello del Villoresi. Una band quasi interamente brianzola con un obiettivo: rendere il più professionista possibile il progetto.

“La nostra forza è lo stare bene insieme e la cosa che mi rende fiero è aver creato tutto ciò con i miei due migliori amici”, conclude il bassista.