Come di consueto la mostra del Mac dedicata a Joan Mitchell non è la sola ad aprire nello stesso giorno. La prima serie di progetti del 2014 comprende alcune personali e collettive che saranno a loro volta inaugurate nel pomeriggio di sabato primo febbra io, alle 18. Come “Organizzazione organica di forme” di Alessandro Roma, che resterà aperta fino al 9 di marzo e poi “Titolo/senza” di Carlo Benvenuto (nello stesso periodo).
E poi “Ciò che l’apparire lascia trasparire”, collettiva che raccoglie opere acquisite anche di recente dalla città e dal museo con il premio Lissone messe in relazione con le generazioni precedenti, oppure la doppia personale “Jack Sal: ring/rings/ring – Daniele D’Acquisto: strings”. Vernice anche per il progetto a tre mani del coreano T-Yong Chung con Michele Gabriel e Jonathan Vivacqua, “Protocombo” e infine, fino alla fine dell’anno, l’allestimento che occuperà in modo diffuso tutti i piani del museo, “Il collasso dell’entropia”: «Una collezione espansa ed effimera che si affianca alle collezione permanenti del Mac. L’obiettivo è quello di trasformare tutto il museo in superficie espositiva, ossia in uno spazio in cui i fruitori possano fare esperienza dell’intero complesso architettonico».