La Reggia di Monza entra in Google Arts&Culture: dal 29 aprile le riprese in Villa reale

Gli appartamenti reali, le sale, gli arredi, anche quelli che ancora non sono visibili al pubblico: la Reggia di Monza si prepara a entrare in Google Arts&Culture.
La Villa reale di Monza
La Villa reale di Monza Fabrizio Radaelli

Sarà online e, quindi, visibili in tutto il mondo. La reggia di Monza si prepara a essere ripresa e immortalata dai tecnici di Google: entreranno a far parte del progetto Arts&Culture promosso dal colosso californiano di Mountain View.

Riprese in calendario tra dieci giorni, il 29 aprile: sarà utilizzata la stessa tecnologia caratteristica del progetto Street View, usata sia da Google Maps sia da Google Earth per fornire viste panoramiche a 360° in orizzontale e a 160° in verticale lungo le strade. Il percorso artistico monzese si snoderà attraverso il salotto della regina Margherita, la camera del re Umberto I e la biblioteca reale, toccando poi tutte le altre sale degli appartamenti riaperti al pubblico dal 2014. Inclusi quelli gestiti dal concessionario, Nuova Villa reale spa, che ha aderito a sua volta alla proposta.

Saranno ripresi in alta definizione, con una risoluzione pari a sette gigapixel (tradotto: sette miliardi pixel), arredi e mobili già esposti e altri non ancora esposti ma custoditi dal Consorzio – tra cui, anche, alcuni al momento ancora depositati all’interno dell’ala nord della reggia. Per raccontare anche quello che al momento non è visibile per varie ragioni non è possibile ammirare. La villa del Piermarini potrà così essere visitata comodamente da casa, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi: quando lo si potrà fare, però, è ancora tutto da definire. Dall’ufficio stampa italiano di Google fanno sapere che «i tempi perché il progetto vada live – hanno spiegato – saranno definiti insieme alla Reggia. Noi ci preoccupiamo di fornire strumenti per aiutare le istituzioni culturali a portare il loro patrimonio online», e quindi a disposizione di tutti. Come a portata di tutti sono, da qualche anno ormai, la Tate Gallery di Londra e il Metropolitan Museum of Arts di New York e, per tornare nel Belpaese, gli Uffizi di Firenze e i Musei capitolini di Roma.

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Sulla piattaforma Google Arts&Culture si trovano anche la Reggia di Caserta, la Reggia di Venaria e il Museo e Real Bosco di Capodimonte – solo per fare qualche esempio. E proprio guardando nelle pagine dedicate a queste realtà è possibile avere un’idea di quello che si potrà vedere anche per la reggia del Piermarini: alla raccolta online di immagini in alta risoluzione si affianca la visita virtuale delle gallerie, delle sale e degli spazi in cui le opere sono esposte. Il Consorzio è stato contattato da Google circa sei mesi fa e non ha avuto alcun dubbio sulla bontà, oltre che sull’utilità dell’iniziativa. «Il portale di Google è interattivo anche perché consente di raccontare storie, di condividerle e di commentarle, un po’ come succede sui social».

Alla prima giornata di riprese ne faranno seguito probabilmente altre, per riprendere tutte le collezioni di proprietà del Consorzio, che non nasconde anche un altro desiderio: quello di inserire all’interno del progetto anche gli alberi monumentali dei giardini reali e del parco. «Anche loro rappresentano un’importante testimonianza storica: un vero e proprio documento che merita di essere condiviso e tramandato, un’insieme di opere d’arte naturali».