Il seregnese Celotto ospite della fiera del libro di Como, con un testo sulla Brianza

L'autore presenterà il volume, scritto con la moglie Chiara Ballabio, dedicato al fontanile Testa del Nan, di cui è stata ricostruita la storia
La presentazione di un voiume dei coniugi Chiara Ballabio, prima a sinistra, e Zeno Celotto, primo a destra

Nell’ambito dell’appuntamento con la fiera del libro, la piazza Cavour a Como ospiterà mercoledì 31 agosto, alle 21, la presentazione di “Acque, fontanili, nobili e banditi nella Brianza del XVI e XVII secolo”, volume pubblicato da Gwmax editore e scritto dai seregnesi Chiara Ballabio e Zeno Celotto, che hanno tra l’altro firmato alcune opere molto apprezzate sulla storia locale, date alle stampe dal circolo culturale Seregn de la memoria, come “Campi e cascine. Storia della Seregno rurale”, “Corti e contrade. Il borgo di Seregno dal XVI al XX secolo” ed “I Signori di Seregno dal XVI al XVIII secolo”, un trittico cui è stato attribuito nel 2019, dopo la prematura scomparsa di Ballabio, il premio letterario della Brianza, per la categoria saggi.

Fiera di Como: la storia sotto la lente d’ingrandimento

Il testo sotto la lente d’ingrandimento è dedicato alla storia del fontanile Testa del Nan, capofonte della Roggia Borromeo, all’interno della riserva naturale della fontana del Guercio a Carugo, nel comasco. Nel 1580, per volontà del nobile spagnolo Giorgio Manriquez, fu avviato lo scavo del fontanile, per condurre le acque sorgive fino al borgo di Seregno. L’intervento originò un contenzioso tra lo stesso Manriquez ed il conte Marliani, possessore delle acque di quella che era indicata come Val Marcia, che voleva impedire la costruzione.