Il Cai di Seregno presenta il libro celebrativo del suo centenario di fondazione

La sezione di Seregno del Cai introdurrà le celebrazioni del suo centenario di fondazione venerdì 10 giugno, presentando alle 21, nella sala Gandini di via 24 maggio, il libro celebrativo dell'importante ricorrenza
Cai Seregno
Il presidente Giorgio Leoni, a destra, con il figlio Matteo nel 2017 in cima all’Elbrus, vetta russa, mostra con orgoglio la bandiera del Cai di Seregno

Cento anni… e la storia continua”. È il titolo, già di per sé molto significativo, che la sezione del Cai di Seregno ha scelto per il volume celebrativo del suo centenario di fondazione, anniversario che sarà sottolineato con più iniziative nei prossimi mesi. Il testo, al quale hanno contribuito più autori, tra cui l’ex direttore della nostra testata Luigi Losa, sarà presentato, nell’ambito della “Seregno Sport Week”, venerdì 10 giugno, alle 21, nella sala Gandini di via 24 maggio a Seregno. Nelle oltre duecentocinquanta pagine, vengono ripercorsi tanti aspetti che hanno caratterizzato il primo secolo di vita della sezione, che oggi ha sede in via San Carlo: tra questi, trovano spazio le testimonianze dei presidenti che si sono passati il testimone, le storie del rifugio intitolato ai fratelli Elia ed Antonio Longoni in Valmalenco e del bivacco che ricorda padre Giancarlo Colombo a Pejo, un ritratto di monsignor Luigi Gandini, il prevosto alpinista, e la ricostruzione di una celebre visita di Achille Compagnoni a Seregno nel 1954.

Cai di Seregno: un libro per festeggiare i 100 anni

L’inaugurazione del bivacco Colombo nel settembre del 1959

Il libro, frutto di un lustro di impegno, è introdotto da un intervento di Vincenzo Torti, presidente nazionale del Cai, che ha scritto tra l’altro: «Un ricordo che è fatto di racconti e personaggi vivi nella memoria, anche solo per un viso in una foto di gruppo sulla cima o al lavoro nel realizzare un rifugio, ciascuno importante anche solo per essere stato socio. Vi si ritrovano i tanti progetti coronati da successo, come la realizzazione di rifugi e bivacchi o la costituzione di prestigiose scuole di alpinismo ed escursionismo, sempre con quella serietà, determinazione e coerenza che hanno fatto della sezione di Seregno un punto di riferimento credibile e speciale in seno alla comunità cittadina e che, ancora oggi, si impongono per qualità e competenza nell’importante funzione culturale e formativa». Dal canto suo, invece, il presidente sezionale Giorgio Leoni, appena riconfermato, ha sottolineato che «assolutamente digiuno di vita associativa, ho iniziato questa avventura da presidente di sezione, per la quale devo ringraziare Beppe Milesi e Leonardo Scaioli, per la spinta iniziale ed il sostegno offerto. Ho avuto così l’opportunità di conoscere il mondo Cai, la nostra città con le sue istituzioni e le sue associazioni, le socie e soci e le loro storie. Storie tantissime di salite, scalate, escursioni e spedizioni. Storie personali di amicizia, di sacrificio, di dedizione e di ore ed ore dedicate alla vita della sezione. Storie ascoltate con ammirazione per la loro umanità e meraviglia per le difficoltà tecniche affrontate, quando i mezzi non erano certo quelli di oggi».

Cai di Seregno: il 3 luglio il momento principale delle celebrazioni

Un ricordo della giornata di apertura della stagione estiva del rifugio nel 2021

La presentazione precederà di qualche settimana la giornata di apertura della stagione estiva del rifugio Longoni, fiore all’occhiello della sezione del Cai di Seregno, che si trova sulle montagne della Valmalenco, a 2mila 450 metri di altezza sul livello del mare. L’appuntamento è previsto domenica 3 luglio e costituirà il momento centrale del programma celebrativo. Chi desiderasse informazioni sulle modalità di partecipazione, può scrivere a caiseregno@gmail.com.