Fotografia, lo “Storto” di Carlo Silva tra gli scatti più belli del concorso internazionale “Skyscrapers”

Risultato di prestigio per il seregnese Carlo Silva al concorso internazionale di fotografia con protagonisti i grattacieli: la sua immagine dello “Storto” di Milano è stata selezionata tra le prime 200 su 5.600 elaborati. «Gli autori italiani classificati nella Top 200 sono stati solo tre e la mia fotografia è stata l’unica scattata in Italia», commenta.
La certificazione del risultato ottenuto da Carlo Silva, con al centro la sua foto
La certificazione del risultato ottenuto da Carlo Silva, con al centro la sua foto Paolo Colzani

Uno scatto che ritrae la Torre Generali, conosciuta anche come “Lo Storto”, il grattacielo progettato dall’architetto Zaha Hadid nella zona di City Life a Milano, ha permesso al seregnese Carlo Silva di conquistare l’ennesimo riconoscimento di prestigio della sua attività di fotografo. L’immagine è stata infatti inserita tra le duecento più belle in gara nel sesto concorso internazionale “Skycrapers-Grattacieli. 35Awards”, con sede a Mosca, che ha registrato la partecipazione di 2.502 concorrenti, per un totale di 5mila 629 elaborati pervenuti.

Fotografia, lo “Storto” di Carlo Silva tra gli scatti più belli del concorso internazionale “Skyscrapers”
La fotografia prescelta di Carlo Silva

«Gli autori italiani classificati nella Top 200 – ha commentato Silva – sono stati solo tre e la mia fotografia è stata l’unica scattata in Italia. Per me si tratta di una bella soddisfazione personale, probabilmente inferiore soltanto a quella che mi assicurò il podio che ottenni a Londra con l’immagine intitolata “Melone Modigliani”. Tra l’altro, non mi ero mai iscritto prima ad un concorso in Russia: se non fosse stato per un sito statunitense, che consulto per conoscere macchine fotografiche o cellulari con fotocamere sul mercato, non avrei nemmeno saputo della sua promozione».

L’illustrazione è andata quindi incontro ad un approfondimento: «La foto è stata esposta a Seregno, in occasione della mostra “Album-le mie fotografie”, svoltasi lo scorso anno. L’ho realizzata con il cellulare, in occasione di un’uscita a Milano con alcuni amici un paio di anni fa. Poi dal colore sono passato al bianco e nero, che ritengo l’ideale per valorizzare architetture come questa, e ciò ha prodotto come conseguenza la tonalità di nero del cielo, che inizialmente era invece di un blu intenso. Altri ritocchi non ne ho apportati: sono parte della generazione che è nata con l’analogico ed il computer lo utilizzo come semplice camera oscura. Apprezzo anche le immagini che vengono rielaborate, ma dal mio punto di vista queste diventano poi opere di grafica e non più di fotografia».

La chiosa consente un approfondimento ulteriore: «Credo che questo edificio, con il grattacielo Pirelli di Gio Ponti, sia oggi il simbolo di Milano. A me la tematica dei grattacieli ha sempre interessato e la riuscita dello scatto è esaltata dalla torsione che la torre sembra avere».