È morto Elio Fiorucci, lo stilista pop della moda democratica e a portata di tutte

Lo stilista Elio Fiorucci è stato trovato morto nella sua casa a Milano. L’inventore del fast style, il primo a credere nel fashion democratico, protagonista della moda dalla fine degli anni ’60 a oggi. Una parte della sua arte era passata anche da Monza.
Lo stilista Elio Fiorucci
Lo stilista Elio Fiorucci

Aveva da poco compiuto 80 anni. Lunedì mattina lo stilista Elio Fiorucci è stato trovato morto nella sua casa a Milano in corso Vittorio Veneto, vittima di un malore. Era stato l’inventore del fast style, il primo a credere nel fashion democratico, protagonista della moda dalla fine degli anni ’60 a oggi. Lo stilista pop che aveva stregato anche il mondo dell’arte, sfociando nelle collaborazioni con Andy Warhol e Keith Haring.

Una moda colorata e ben riconoscibile – chi non associa i cherubini al marchio Fiorucci? – firmata da un uomo dai modi garbati. Una moda a portata di tutti disegnata e venduta non solo nel centralissimo store di Milano, ma anche attraverso la grande distribuzione (Ovs, Ikea). Love Therapy con i suoi nanetti è stata l’ultima linea d’abbigliamento a cui si è dedicato. La linea dai “valori essenziali” con colori, materiali e forme che infondono un sentimento di ottimismo, spiegava la presentazione. Amore e felicità, insomma.

In autunno una parte di quella cultura pop era passata da Monza, nella vetrina del Micromuseo che aveva ospitato la Collezione Panini con le figurine disegnate dallo stilista.


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«Con la scomparsa di Elio Fiorucci Milano perde un imprenditore straordinario che ha contribuito a rendere la nostra città più globale e innovativa» dichiara Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.

«Fiorucci – rileva Sangalli – ha saputo parlare a generazioni di giovani attraverso stimoli e idee, non convenzionali, che arrivavano dall’estero, ma che riusciva a interpretare e proporre con grande sensibilità e intelligenza. Stilista tra i più creativi, Fiorucci resta ancora oggi un esempio e un punto di riferimento perché rappresenta quello spirito milanese pioneristico in grado di vedere lontano e che dobbiamo avere sempre presente».