Il bus a chiamata a Vimercate dall’1 aprile costerà di più per gli utenti e non è uno scherzo. Il biglietto per ogni corsa passerà da 1 euro a 1,50 euro a causa degli aumenti dei costi e anche della benzina, che nelle scorse settimane è balzata anche a 2,4 euro per litro prima dell’intervento economico del Governo. Finisce la fase sperimentale e il trasporto pubblico a chiamata viene confermato e messo a regime ordinario.
A spiegare le ragioni dell’incremento della tariffa per una corsa con lo Shotl (così si chiama il servizio) è stato direttamente il sindaco Francesco Cereda.
«In realtà questo provvedimento non riguarda solo l’impennata del costo del carburante, che è stato tra l’altro calmierato – ha affermato il primo cittadino – Il fatto è che un solo biglietto del pulmino ha un prezzo di 3 euro e con questa operazione riusciamo a sostenere i costi almeno del tagliando. Ricordo che gran parte di questo servizio è pagata proprio dall’amministrazione per i cittadini di Vimercate e le frazioni perché c’è ben altro oltre al valore del ticket. La società che porta avanti il servizio avrebbe voluto che alzassimo il prezzo fino a 2 euro, ma ci sembrava eccessivo».
Secondo i conti fatti dal Comune facendo pagare 1 euro o 1,50 euro ogni corsa ai cittadini si copre circa solo il 15% di quella che è la spesa complessiva dei trasporti a chiamata, tanto che l’amministrazione ha parlato di un aumento inevitabile, ma ragionevole. Con i due mezzi a disposizione del Comune settimanalmente sono 500 gli utenti che utilizzano questi pulmini per spostarsi in città.
«Gli Shotl sono molto utilizzati – ha concluso Cereda – e stiamo pensando che in futuro potremmo acquistarne uno nuovo da integrare nel nostro parco auto».