Sessantamila telegrammi a Monza nel tempo di Twitter e Facebook

In India hanno sospeso il servizio dopo 163 anni, negli Stati Uniti il taglio risale al 2006. In provincia di Monza e Brianza, invece, sono stati inviati 58mila telegrammi nei primi sei mesi del 2013.
Il particolare di un telegramma
Il particolare di un telegramma

L’India l’ha mandato in pensione dopo 163 anni. Gli Stati Uniti hanno sospeso il servizio gestito dalla Western Union già dal 2006. Da noi, invece, il telegramma non passa di moda. Anzi… Twitter, Facebook, posta elettronica, per non parlare di di Skype, sms e tanto altro ancora, sembrano ancora lontani e distanti dagli usi e dalle abitudini di molti se è vero – come è stato detto – che in provincia di Monza sono circolati quasi sessantamila telegrammi nei primi sei mesi del 2013. Sono stati 58mila, come precisa Poste Italiane con un certo orgoglio al punto di precisare che tremila sono stati accettati sul canale web, 36mila attraverso il call center e oltre 18mila direttamente negli uffici postali. In sette casi su dieci il telegramma è usato per comunicazioni private «e resta il mezzo più diffuso per condoglianze, ringraziamenti o congratulazioni formali». Caratterizzato da una forma di scrittura che bada all’essenziale – i costi sono infatti legati al numero di parole – il vecchio telegramma pareva destinato a un tramonto rapido nell’era di internet e dei telefonini. Invece il suo utilizzo è ancora molto diffuso in Italia: oltre n ove milioni nel 2012, più di quattro milioni nei primi sei mesi del 2013 e di questi, 830mila solo in Lombardia.