Getta liquido infiammabile in faccia all’ex moglie. Il fatto è accaduto a Seregno il 5 novembre e l’autore del gesto è un 46enne rumeno residente a Limbiate. Da mesi perseguitava la donna tra violenze e minacce. “Li vuoi vedere i bambini stasera?”, le avrebbe detto prima di gettarle il liquido infiammabile sul volto. L’episodio sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie di vessazioni, il tutto aggravato dall’abuso di alcol. Maltrattamenti a cui hanno dovuto assistere anche i due bambini della coppia. Il tutto fino a mercoledì 12 novembre quando il giudice per le indagini di Milano Luca Milani ha disposto l’arresto del 46enne.
Seregno, un 46enne arrestato: dopo l’aggressione si è presentato spontaneamente ai carabinieri
La vittima, infatti, lo ha denunciato, dopo mesi di maltrattamenti e dopo aver manifestato la volontà di porre fine ad una relazione sentimentale che aveva già visto un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare per il convivente.
L’episodio più grave, come detto, è quello del 5 novembre scorso, con l’uomo che avrebbe localizzato l’ex moglie utilizzando un dispositivo GPS occultato sull’autovettura della donna e l’ha raggiunta fuori dal suo luogo di lavoro, a Seregno, dove le ha gettato liquido infiammabile sul viso, provocandole irritazioni giudicate guaribili in 15 giorni all’ospedale di Desio, dove è stata ricoverata in osservazione.
L’aggressione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona. A seguito di questo avvenimento, l’uomo si è spontaneamente presentato in caserma e ha consegnato alle forze dell’ordine un accendino, il proprio cellulare ed il Gps che aveva installato nell’auto della donna.
Limbiate, l’assessore alla sicurezza: “Intervento tempestivo, ringraziamo di cuore l’Arma”
La misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Limbiate su disposizione del pubblico ministero di Milano Alessia Menegazzo, che ha svolto le indagini sugli episodi avvenuti tra aprile e novembre 2025 a seguito della denuncia della donna. L’intervento tempestivo dell’Arma, unito alla determinazione nel raccogliere le segnalazioni e proteggere la donna, ha permesso di evitare il peggio.
«Questa volta non dobbiamo ascoltare l’ennesima tragedia annunciata- commenta l’assessore alla sicurezza di Limbiate, Cinzia Galli -l’intervento tempestivo dell’Arma dimostra quanto sia fondamentale il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine sul territorio, a tutela delle vittime di violenza domestica e per la sicurezza di tutta la comunità. Ringraziamo di cuore i carabinieri di Limbiate per l’impegno e la prontezza dimostrata. La loro azione ha salvato una vita e ci ricorda quanto sia importante denunciare, chiedere aiuto e non restare in silenzio. Un ringraziamento che va a tutto il comando di Limbiate, sempre in prima linea per garantire sicurezza e giustizia nella nostra città».