Il secondo appuntamento dei “Grandi concerti” , giunti alla quarta stagione, porta al teatro San Rocco di Seregno, venerdì 3 dicembre, alle 21, un giovane talento del violino, Giuseppe Gibboni. L’artista napoletano, figlio d’arte, è il recente vincitore del 54mo prestigioso concorso internazionale Paganini di Genova, il quale ha prevalso su 102 concorrenti, provenienti da ogni parte del mondo, e dopo 24 anni, ha riportato il premio Paganini in Italia. L’ultima volta che un talento italiano aveva vinto era il 1997 con Giovanni Angeleri. I “Grando concerti” sono organizzati dalla Filarmonica Ettore Pozzoli, fiore all’occhiello di Seregno e della Brianza. “Vincere il Paganini, è come per un atleta vincere le Olimpiadi – ha detto il musicista – ma occorre impegno, dedizione, studio, sacrifici con una grande preparazione soprattutto mentale”.
Chi è Gibboni ?. Classe 2001, campano di Salerno, pressoché 20enne, ragazzo dal viso pulito e dal sorriso simpatico, è cresciuto in una famiglia dove mamma, papà e sorelle sono musicisti professionisti. Il suo primo violino-giocattolo lo ha avuto a tre anni. Dal conservatorio di Salerno con il maestro Maurizio Aiello arriva all’Accademia Stauffer di Cremona sotto la guida di Salvatore Accardo che aveva vinto il Paganini nel 1958. Gibboni studia al Mozarteum di Salisburgo. Recentemente si è fatto apprezzare per aver sventato uno scippo nel centro di Genova. Il giovane violinista poco prima della finale, seduto al tavolino di un caffè, ha visto un uomo impossessarsi della borsa di una signora e non ci ha pensato due volte, gli è corso dietro e l’ha recuperata. Solo alcune ore dopo la proprietaria della borsa ha scoperto chi fosse, vedendolo trionfare con il suo violino sul palco del Carlo Felice. Al teatro San Rocco, Giuseppe Gibboni in “Scoperte e riscoperte” eseguirà il concerto in re maggiore per violino ed orchestra di Tchaikovsky. L’altra attrattiva della serata sarà l’esecuzione dell’orchestra di Moriana di Carlo Boccadoro, uno dei più noti compositori italiani di musica contemporanea. In ogni concerto della stagione “Grandi concerti” viene proposto un brano di musica contemporanea per avvicinare il pubblico all’ascolto di altre dimensioni musicali che stanno esplodendo nel mondo grazie ai concorsi promossi dalle più grandi case discografiche. Il concerto chiuderà con la “sinfonia in do maggiore” di Bizet, che l’aveva scritta a 17 anni, mentre studiava al conservatorio di Parigi sotto il compositore Charles Gounod. La Filarmonica Ettore Pozzoli sarà diretta dal maestro Massimo Longhi.