Ricatto a un professionista per una relazione extraconiugale, un 50enne agli arresti domiciliari

L'uomo avrebbe agito con un complice di 57 anni facendo le telefonate alla vittima e spacciandosi per un investigatore privato
Polizia Stato Monza
Polizia di Stato

Si trova agli arresti domiciliari un 50enne padernese accusato di estorsione in concorso con un complice, un 57enne di Rovello Porro. I due avrebbero ricattato un professionista comasco scoperto a intrattenere una presunta relazione con una amante, all’insaputa della moglie. A novembre il 57enne era stato arrestato in flagranza e il prosieguo dell’indagine della Polizia di Como aveva condotto alla confessione. Dopo avere ricevuto le minacce di rivelare tutto alla moglie, il professionista si era rivolto alle forze dell’ordine che, dopo avere appreso tutti i particolari della torbida vicenda, avevano concordato con l’uomo una trappola per incastrare il rovellese, che al tempo si pensava agire da solo.

La trappola della Polizia che ha incastrato il complice del 50enne

Solo in un secondo tempo l’arrestato aveva fatto il nome del suo complice, appunto il padernese. La trappola era scattata quando ricattato e ricattatore si erano accordati per la consegna di una cifra pattuita, 4mila euro, per comprare il silenzio sulla vicenda amorosa: il comasco aveva depositato il denaro in luogo concordato e al momento del ritiro, il 57enne era stato arrestato sul fatto. All’appuntamento infatti il malfattore si era recato sicuro di sé, senza sapere che le forze dell’ordine avevano installato delle micro camere che lo hanno inchiodato all’evidenza del suo crimine. Tutto questo si era consumato nel novembre scorso.

Il 50enne faceva le telefonate alla vittima spacciandosi per investigatore

Messo sotto torchio, il comasco ha rivelato agli inquirenti che il telefonista, il contatto che faceva le chiamate alla vittima e che si spacciava per un investigatore privato in possesso delle prove fotografiche del tradimento, in realtà era il complice padernese. A questo punto è partito il mandato di arresto anche per il residente a Paderno che andrà a processo per l’accusa grave di estorsione in concorso con il rovellese.