Erano in tre, ben organizzati, a giudicare dal coltello a serramanico nascosto in una fioriera vicino alla stazione ferroviaria, ed estratto all’occorrenza per colpire giovani vittime indifese. Due sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di polizia di viale Romagna, e mandati in carcere per una rapina ai danni di un quindicenne commessa la scorsa settimana. Sono giovanissimi anche loro, non solo le vittime: hanno 17 e 18 anni, già con precedenti per fatti analoghi.
A prescindere dal fatto del 27 marzo scorso, nelle ultime settimane erano molte le segnalazioni di rapine ai danni di minorenni, concentrate soprattutto nella zona della stazione ferroviaria, di via Azzone Visconti, Corso Milano e via Ghilini. Proprio in quest’ultima strada, infatti, è avvenuto l’episodio che ha portato all’arresto di due dei tre componenti di questa piccola banda.
A chiamare la polizia è stato un adolescente di Monza, che ha riferito di essere stato circondato da tre ragazzi, uno dei quali armato di coltello, e ai quali ha dovuto consegnare il suo iPad e un paio di cuffie. Dopo aver raccolto una descrizione dei tre, gli agenti hanno fatto partire le ricerche. Il gruppo è stato visto in via Gramsci. Notata l’auto della polizia, i ragazzi si sono dati immediatamente alla fuga. In due hanno provato a nascondersi sotto una macchina parcheggiata nelle vicinanze. Non si è rivelato un grande stratagemma.
Gli agenti li hanno trovati e condotti negli uffici di viale Romagna, mentre il terzo presunto complice è scappato. I due sono stati identificati: vivono fuori città, uno ha 17 anni, è nato a Monza, e cresciuto in provincia; l’altro è appena maggiorenne, anch’egli residente nei dintorni, nato in Tunisia, ma cresciuto in Brianza. Una volta in commissariato, inizialmente, hanno negato, salvo poi ammettere il fatto gradualmente. Uno dei due, alla fine, ha dato anche indicazioni per ritrovare il coltello, interrato in una fiorera. Addosso, avevano la refurtiva appena sottratta all’altro giovane. Entrambi, hanno precedenti per fatti analoghi. Sono accusati di concorso in rapina aggravata. Il loro arresto è stato convalidato.
Per entrambi, secondo quanto riferiscono dagli uffici di polizia, è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Uno (il minore) al Beccaria, l’altro presso la casa circondariale di via Sanquirico. Gli investigatori continuano gli accertamenti per verificare altri episodi denunciati nei giorni scorsi, e soprattutto per identificare il terzo giovane, quello che materialmente brandiva il coltello all’indirizzo della vittima. La circostanza del coltello nascosto, fa pensare ad una certa organizzazione. Secondo gli inquirenti, peraltro, un ruolo predominante nella banda, sarebbe stato rivestito dal minore arrestato nei giorni scorsi, il più giovane del gruppo.