La Provincia di Monza e Brianza rimane. La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma contenuta nel decreto “Salva Italia” del governo Monti e il loro riordino, che ne prevede la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. Non è materia da disciplinare con decreto legge, hanno stabilito i giudici costituzionali (leggi la notizia). In base a quei criteri, Monza sarebbe ritornata nell’area metropolitana milanese.
Secondo la Consulta, «il decreto-legge, atto destinato a fronteggiare casi straordinari di necessità e urgenza, è strumento normativo non utilizzabile per realizzare una riforma organica e di sistema quale quella prevista dalle norme censurate nel presente giudizio».
«L’odierna sentenza della Corte Costituzionale sulle province rende ancora più importante intervenire attraverso le riforme costituzionali sull’intero Titolo V, in particolare per semplificare e razionalizzare l’assetto degli enti territoriali», ha dichiarato il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello a commento della decisione.
L’abolizione definitiva delle Province era stata annunciata anche dal presidente del consiglio in carica Enrico Letta nel suo discorso di insediamento, nell’aprile 2013 (leggi la notizia)