Monza, urla disumane e violenza Il giallo della tranquilla famigliola

Lui impiegato di banca, lei casalinga, la figlia tredicenne studentessa: la famigliola perfetta che improvvisamente impazzisce. Mistero fitto in via Papini a Monza, traversa residenziale di viale Libertà, dove martedì pomeriggio due carabinieri sono stati aggrediti brutalmente nella strana mansarda della famiglia.
Le forze dell’ordine e i soccorsi in via Papina
Le forze dell’ordine e i soccorsi in via Papina

Lui impiegato di banca, lei casalinga, la figlia tredicenne studentessa: la famigliola perfetta che improvvisamente impazzisce. Mistero fitto in via Papini a Monza, traversa residenziale di viale Libertà, dove martedì pomeriggio, chiamati dai residenti allarmati dalle urla disumane che provenivano da una mansarda al civico 3, due carabinieri sono stati aggrediti brutalmente dal padre, 52 anni, dalla madre di 43 e, pare, anche dalla figlia. Sul posto in pochi minuti altri militari, e poi i vigili del fuoco e ambulanze. Una volta sfondata la porta dell’abitazione, si è presentata una scena surreale: finestre e prese della corrente sigillate con nastro adesivo, a terra pentole e bicchieri colmi d’acqua e flaconi di solventi vuoti, probabilmente evaporati per il caldo. Già, il caldo: nella mansarda era insopportabile tanto che i tre quando hanno “accolto” i militari erano seminudi. I genitori, accusati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sono stati trasferiti nel reparto psichiatria del San Gerardo, la figlia in una comunità protetta. Le urla dei tre erano già cominciate lunedì pomeriggio: ineggianti a Hitler e al dio pagano Odino. In casa trovate delle tavole con lettere e numeri, di quelle usate per le sedute spiritiche. Sul caso indaga la Procura.