Non è stata un’idea brillante quella del datore di lavoro: dare un unico assegno per pagare due dipendenti a uno solo di essi con la promessa che avrebbe dato la parte spettante all’altro. Già.
Così non è avvenuto e, trascorsi alcuni giorni senza riuscire a vedere il collega e a farsi dare quanto gli spettava, il creditore ha svolto un’attività di investigazione fai da te fino a rintracciarlo, in via Cavallotti, e regolare i conti. Una questione non proprio tra gentiluomini.
Tra i due colleghi dell’azienda di Monza, due cittadini nigeriani, la discussione è infatti presto degenerata e sono passati alle mani. Ad avere la peggio, ahimè, è stato ancora una volta il creditore, cornuto e mazziato. Il collega ha infatti afferrato una bottiglia, gli ha spezzato il collo e l’ha affrontato. E lui si è preso una bottigliata sul giubbotto, tagliato, senza che fortunatamente il vetro affilato gli raggiungesse il corpo.
Si è comunque spaventato e ha subito chiamato il 112. All’arrivo degli agenti, tuttavia, dell’aggressore (e del suo assegno) non c’era più traccia. L’aggredito, molto scosso (ma, ciò nonostante, non ha avuto bisogno di alcuna assistenza medica), ne ha fornito una descrizione dettagliata e il nominativo. Gli agenti del commissariato stanno cercando di rintracciarlo