Bagni delle Poste negati ai clienti per motivi di sicurezza. Così replica l’ufficio stampa delle Poste in merito al caso del monzese di 87 anni che alcune settimane fa si era recato allo sportello di via Gaslini e a cui era stato negato l’uso della toilette. L’uomo essendo in coda nell’agenzia del rione Cristo Re aveva più volte chiesto all’impiegato di poter accedere ai servizi igienici. Una richiesta che, però, gli era stata sempre negata e alla fine l’anziano si era fatto la pipì addosso, con grande rabbia e umiliazione in un ufficio pubblico pieno di clienti.
Profondamente amareggiato, si era sentito ferito e umiliato e in preda alla rabbia voleva chiamare i carabinieri, anche se poi ha desistito.
«Ci scusiamo per l’accaduto – riferiscono dalle Poste italiane in merito al caso – Tuttavia precisiamo che l’uso dei servizi igienici all’interno degli uffici postali è riservato esclusivamente al personale in servizio per ragioni di sicurezza».
In altri termini per garantire l’incolumità degli impiegati e dei clienti, i bagni in Posta sono accessibili solo per i lavoratori, con buona pace dei clienti giovani e, soprattutto, meno giovani.
«Alla base della scelta – precisano ancora dall’ufficio stampa delle poste – è il principio di dover garantire le massime condizioni di sicurezza all’interno degli uffici postali affinchè venga tutelata l’incolumità sia dei dipendenti sia dei clienti stessi. Per questo non è consentito alla clientela l’accesso alla retrosportelleria e quindi anche si servizi igienici».
Un caso, quello dell’anziano, che era stato segnalato al Cittadino dal nipote. Nessun denuncia o provvedimento legale, solo la volontà di segnalare un fatto che aveva visto coinvolto un anziano e che si sarebbe potuto ripetere. E certamente si ripeterà essendo i bagni delle poste, per motivi di sicurezza, vietati agli utenti.