Ricorso al tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione ed interrogatorio in vista per chiarire la propria posizione per Sossio Moccia, il brigadiere dei carabinieri di 53 anni arrestato con accuse di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e istigazione a delinquere. Il militare avrebbe rivelato all’ex politico desiano Massimo Ponzoni informazioni riservate circa le indagini della magistratura in corso qualche anno fa sull’ex capo ufficio del comune Rosario Perri, e a Paolo Vivacqua, l’imprenditore della provincia di Agrigento ammazzato nel suo ufficio desiano due anni fa, avrebbe fornito dati riservati sul conto di terze persone. L’avvocato di Moccia ritiene che non ci siano esigenze cautelari in quanto il brigadiere, fuori servizio da un anno per malattia, non è in grado di incappare nella reiterazione del reato, o di inquinare le prove o di fuggire e darsi alla latitanza. Lo stesso Moccia, inoltre, ha chiesto di essere sentito dal magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Donata Costa, con l’intenzione di chiarire la propria posizione.
Monza, il carabiniere arrestato chiede di essere scarcerato
Ricorso al tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione ed interrogatorio in vista per chiarire la propria posizione per Sossio Moccia, il brigadiere dei carabinieri di 53 anni di Seregno, in servizio a Monza, arrestato con accuse di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e istigazione a delinquere.