È una scelta troppo costosa e inopportuna dal punto di vista politico: Fratelli d’Italia sferra l’attacco sulla nomina del direttore generale del Comune di Monza. Il partito punta il dito contro l’incarico affidato dal sindaco Paolo Pilotto a Michele Bertola, fratello di Cherubina, ex assessore Pd nella giunta Scanagatti e attuale presidente del consiglio comunale.
Monza: bordate al centrosinistra, “c’è conflitto di interessi”
Le bordate all’amministrazione di centrosinistra sono state lanciate poche ore prima della seduta in programma lunedì sera dal componente del coordinamento regionale Marco Meloro, dal responsabile del circolo locale Albino Gaspero e dai consiglieri comunali Andrea Arbizzoni, Stefano Galli e Marco Monguzzi.
«Abbiamo approfondito la questione in modo puntuale – ha spiegato Meloro – secondo il codice etico del Comune, approvato dall’aula durante l’amministrazione Scanagatti, il conflitto di interesse innescato dai rapporti di parentela con gli eletti riguarda anche i dirigenti che ottengono incarichi diretti dal sindaco, come il direttore generale: ora valuteremo con i nostri legali se presentare un esposto all’Anac o alla Prefettura».
Monza: scelta ispirata da criteri politici, “risorse buttate”
La scelta del manager, hanno aggiunto i consiglieri di FdI, sarebbe stata ispirata da criteri politici e non tecnici dato che poco meno di un anno fa il nome di Bertola era stato inserito dal Partito democratico nella rosa dei papabili candidati sindaci.
Gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno, quindi, puntato il dito contro i costi dell’operazione: «Il suo stipendio – hanno attaccato – ammonterà a 160.000 euro lordi l’anno che, considerata la parte variabile, potrebbero salire quasi a 190.000. In un momento tanto difficile in cui, a casa dei rincari delle bollette energetiche, il Comune potrebbe non avere le risorse per garantire l’illuminazione, ci sembrano risorse buttate».