Più di duecento euro in cinque anni. È l’aumento delle tasse comunali a Monza: dai 779 euro del 2008 ai 1.030 euro attuali. La pressione fiscale a livello comunale è salita proporzionalmente alla discesa dei trasferimenti statali ai Comuni, ovvero dei soldi che lo Stato dava agli enti locali. Se nel 2008 dallo Stato arrivavano 26milioni di euro oggi ne arrivano solo 3. Anche i trasferimenti regionali sono in diminuzione (da 5,6 a 4,5 milioni di euro), mentre i contributi comunitari e internazionali sono addirittura azzerati (da 497mila euro del 2008).
Il consiglio comunale ha votato lunedì sera il rendiconto di gestione 2012, presentato dall’assessore al Bilancio Debora Donvito. Emergono dati estremamente eloquenti: tutte le spese correnti sostenute dall’amministrazione sono in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Nuovi aumenti – Sulle tasche dei contribuenti peserà l’aumento delle tasse nel 2013. Addizionale Irpef, Tares, Imu (anche se qui si è in attesa delle decisioni del governo), iva e imposta di bollo. La proposta dell’amministrazione comunale è quella di “spalmare” la Tares in 4 rate (a fine giugno, luglio, settembre e dicembre) per ridurre l’impatto sui cittadini, ma le tariffe al momento non sono ancora state formulate.
«Abbiamo applicato e applicheremo il 75% di quello che si è pagato l’anno scorso come Tarsu – ha spiegato il sindaco Scanagatti a MonzabrianzaTG (guarda) – e deciso di spalmarlo in tre rate col conguaglio a dicembre».
In più il Comune è alle prese col blocco dell’Imu, annunciato dal governo: «Ci sta paralizzando, sono molto preoccupato: bloccare l’Imu significa creare grossi problemi di liquidità – ha detto ancora il sindaco – non avremo più soldi da poter spendere e dovremo chiedere alle banche di finanziarci».
Le associazioni – Secondo le associazioni consumatori Adusbef e Federconsumatori gli aumenti delle tasse porteranno ad una spesa pari a 1.500 euro all’anno per ogni famiglia. Per quanto riguarda l’aumento dell’addizionale Irpef, le associazioni dei consumatori si aspettano una spesa ulteriore tra le 50 e le 150 euro per ogni famiglia: la aliquote regionali, secondo quanto dicono le associazioni consumatori, aumenteranno dello 0,2%. E per la tassa sui rifiuti, rispetto ai prelievi attuali, è previsto un aumento tra gli 80 e i 350 euro all’anno, con un rincaro medio del 14-15%.
Per le prime tre rate si farà riferimento ai conteggi validi per la vecchia tassa Tarsu, mentre per il saldo verrà imposto un aumento dello 0,30 euro per metro quadro come stabilito della legge. Questo aumento andrà direttamente allo Stato, ma si traduce in minori tagli statali.
I monzesi – E i monzesi che ne pensano? Chi risente dell’aumento sono soprattutto i pensionati, che magari hanno anche la spesa dell’affitto nella lista dei conti da saldare. Ma le tasche, secondo gli intervistati in un mini-sondaggio di MonzabrianzaTG (guarda), sono sempre più vuote. In attesa della Tares.