Lo scorso ottobre il suo caso (LEGGI QUI) aveva interessato le cronache nazionali: aveva infatti ricavato una “casa” per la sua presunta giovane amante e tre figli avuti con lei in un box di un condominio del quartiere San Donato dove fino a qualche mese prima aveva vissuto con la moglie e dalla quale era stato allontanato su ordine del giudice per le persecuzioni nei suoi confronti.
Ma l’uomo, un egiziano 50enne, non ha desistito: anche nelle settimane successive, e fino a qualche giorno fa, ha proseguito nei suoi atteggiamenti intimidatori nei confronti della moglie 47enne. Appostamenti sotto casa e nel luogo di lavoro, minacce e insulti: il persecutore si è fatto ancora più molesto dopo i fatti inerenti la presunta amante e, forse, qualche giudizio nei suoi confronti espresso proprio dalla moglie.
Di qui, ancora su ordine del giudice, un provvedimento più restrittivo nei suoi confronti: il tribunale ha infatti emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere .