Localizzato a Monza dopo essersi reso irreperibile, si è costituito dopo qualche giorno alla casa circondariale di via Sanquirico. Si tratta di un ventenne albanese che, con un connazionale e tre italiani, tutti tra i 20 e i 23 anni, è accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione e rapina in concorso.
Sul conto dei cinque soggetti lo scorso 14 agosto, nei territori di Cassano d’Adda (MI) e Canonica d’Adda (BG), i militari della Compagnia Carabinieri di Pioltello avevano dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano.
Monza, le indagini dei carabinieri dopo la denuncia della vittima minorenne
Si tratta dell’epilogo di indagini, avviate dalla Stazione dei carabinieri di Vaprio d’Adda e sviluppate dalla Sezione Operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pioltello, dopo una denuncia sporta l’11 agosto da un 17enne che ha raccontato si essere stato minacciato e rapinato di una felpa e del denaro che aveva con sé dai cinque soggetti, due giorni prima, presso un locale di Cassano d’Adda.
Due giorni dopo il minore sarebbe stato di nuovo rapinato, mentre di trovava con un amico presso una pizzeria di Vaprio d’Adda, sotto minaccia di un cric, prelevato con forza e condotto a bordo di autovettura nella periferia di Cassano d’Adda dove gli avrebbero intimato di pagare mille euro, salvo poi rilasciarlo a Canonica d’Adda da dove faceva rientro, a piedi, a Vaprio d’Adda.
I carabinieri hanno localizzato uno dei presunti responsabili a Monza
Attraverso testimoni e persone informate sui fatti e l’acquisizione di filmati dei sistemi di videosorveglianza del territorio i militari avrebbero riscontrato il racconto e identificato i presunti responsabili.
I tre italiani sono stati tradotti presso la casa circondariale “San Vittore” di Milano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria del capoluogo, uno degli albanesi localizzato a Monza mentre il secondo, “nel frattempo rifugiatosi nel proprio paese d’origine per sfuggire alla misura cautelare”, è stato rintracciato nei giorni scorsi a Tirana grazie alla collaborazione della polizia albanese ed è attualmente detenuto in Albania in attesa di essere estradato in Italia.