L’attenzione sulla metropolitana M5 a Monza resta alta. Resta una priorità tanto che in un incontro a inizio settimana il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha chiesto al ministro Graziano Delrio, e quindi al governo, di coprire il 70% del finanziamento necessario per la realizzazione del prolungamento della “lilla”, che si traduce in una richiesta di 800 milioni di euro a Roma.
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Il sindaco ha spiegato che “l’investimento necessario per la realizzazione dei lavori si aggira tra 1 miliardo e 150 milioni di euro e 1,2 miliardi di euro. A noi il 60% di finanziamento da parte del governo (chiesto all’inizio, ndr) non basta, ci serve arrivare al 70%, che vuol dire 800 milioni. Il ministro si è impegnato a lavorarci e a dare una risposta però noi andiamo avanti. Sarebbe per me e per i cittadini della grande Milano una traccia profonda del mio mandato”.
L’inizio dei lavori per il prolungamento della M5 è previsto nel 2021, il crono programma prevede di concludere la progettazione preliminare a giugno e quella definitiva a fine 2019.
Nel 2020 partiranno anche i lavori per la realizzazione della metrotranvia Milano-Limbiate, almeno per il primo lotto. Il primo lotto è stato già finanziato con 100 milioni di euro, 33 dei quali provengono dal governo. Il secondo lotto vale 55 milioni di euro.
A chi gli ha chiesto se i nuovi fondi che arriveranno dal governo potranno evitare l’aumento del biglietto Atm previsto per il 2019 il sindaco ha risposto: “Il ministro ha detto due cose importanti: la prima è che quest’anno i fondi alle regioni arrivano in anticipo e aumentano. La seconda è che è in costruzione una legge che privilegia le regioni che hanno messo più chilometri in atto per i cittadini. Noi non abbiamo previsioni per il 2018, alla luce delle nuove valutazioni verificheremo cosa si otterrà. Non voglio essere positivo o negativo, prendo atto che perlomeno parte del nostro deficit dovrebbe essere coperto”.