Maltempo, il bilancio Coldiretti Ingenti danni per l’agricoltura

Piante spezzate, rami rotti, tettoie divelte e lastre di vetroresina infrante. E’ questo – secondo i rilevamenti della Coldiretti Lombardia - il primo bilancio della bufera di vento e pioggia che questa mattina, fra le 9.30 e le 10 si è scatenata sulla fascia nord ovest del capoluogo lombardo.

Piante spezzate, rami rotti, tettoie divelte e lastre di vetroresina infrante. E’ questo – secondo i rilevamenti della Coldiretti Lombardia – il primo bilancio della bufera di vento e pioggia che questa mattina, fra le 9.30 e le 10 si è scatenata sulla fascia nord ovest del capoluogo lombardo.

“Fra la zona di Affori e Bollate – spiega Marcello Doniselli, vivaista e presidente di Assofloro Milano – il vento ha devastato il verde lungo le strade e i giardini. Stiamo già intervenendo con le nostre squadre per mettere in sicurezza alberi e rami pericolanti. Nei vivai invece sono volate via tettoie e lamiere dei capanni per gli attrezzi”. Anche a Rho, nella frazione di Lucernate, il vento ha abbattuto alcune piante.

La tempesta – spiega la Coldiretti Lombardia – ha poi colpito la parte alta del Sempione, fra Busto Arsizio e Cardano al Campo fino a Varese, dove Ferdinando Fiori, presidente della Coldiretti cittadina spiega: “Da noi non è durato tanto, ma è stato violento. Nella mia serra il vento ha spezzato alcune delle lastre in vetro resina che servono a proteggere i fiori”.

La bufera – dice la Coldiretti Lombardia – è arrivata dopo due settimane di temperature sempre più alte che hanno messo in sofferenza anche gli animali degli allevamenti: per mucche e suini sono entrati in funzione ventilatori, doccette e condizionatori, mentre per le galline oltre a garantire il ricambio d’aria c’è chi sta raffreddando le tettoie dei capannoni con l’acqua di pozzo. Nonostante questo si registra un calo fra il 5 e il 10 per cento nella produzione di latte e di uova.

“Le previsioni meteo indicavano la probabilità di forte maltempo – spiega Ermes Sagula, responsabile assistenza imprese della Coldiretti Lombardia – l’energia termica accumulata in questi giorni di grande caldo si è scaricata sotto forma di vento e pioggia. Gli eventi estremi concentrati in zone ristrette e per periodi di tempo limitati stanno diventando sempre più frequenti”. L’ultimo – spiega la Coldiretti Lombardia – ha riguardato la forte grandinata che il 13 luglio scorso ha devastato le province di Brescia, Cremona e Mantova causando danni per oltre 100 milioni di euro.