Oltre 500 persone in piazza IV novembre a Lissone per il presidio “insieme per la pace”. Venerdi sera, una folta rappresentanza della comunità ucraina, a lissone sono oltre 300, accanto a cittadini, rappresentanti delle associazioni civili e militari della città uniti per sottolineare il valore della pace.
“Sono qui da anni e ringrazio tutti per la solidarietà che state esprimendo- ha detto Ivan Batsala, a nome della comunità Ucraina-. Non ci sono parole per descrivere quel che sta succedendo nel mio paese, una carneficina, un massacro, ci sono città e villaggi rasi al suolo. I nostri familiari appena sentono una sirena si nascondono sotto il tavolo, nella vasca o scappano nelle cantine. Quel che possiamo fare è pregare per dare saggezza alle persone che prendono decisioni”.
Un susseguirsi di testimonianze, intervallate dall’inno europeo e ucraino. “Vogliamo esprimere la nostra vicinanza e solidarietà- ha detto il sindaco Concettina Monguzzi- alla comunità Ucraina, dare voce ai pensieri di tutti, tra loro tante donne che si prendono cura dei nostri anziani e fanno parte delle nostre famiglie. In questi giorni ho ascoltato donne ucraine preoccupate, sempre in attesa di notizie dai familiari che si trovano nei luoghi colpiti”.
La città si è gia attivata in diversi modi per raccogliere beni di prima necessità con il supporto del Sermig di Torino invieranno beni alimentari. Presente anche don Tiziano Vimercati e il pastore della chiesa evangelica lissonese. Erika, una bambina di 10 anni ha letto il suo tema, una lettera a un amico ucraino a cui augura di tornare presto alla vita normale.