Dedicare del tempo libero ai più piccoli mettendo a frutto un’esperienza di vita che è davvero impagabile. Ecco il progetto.
Da 0 a 3 anni e da 65 in su. Non è il suggerimento di uno strano gioco in scatola, ma la traduzione numerica del «Progetto cortile: nonni al nido, nonni a casa». Promosso da due nidi familiari monzesi – “L’arca di Cicciopasticcio” di Sant’Albino e “Tanaliberatutti” di San Giuseppe/San Carlo – e sostenuto dalla Asl di Monza e Brianza, il progetto si rivolge a tutti i nonni, con o senza nipoti, che vogliano dedicare alcune ore del loro tempo ai più piccoli.
A tal fine i due nidi intendono proporre alcune mattinate di accoglienza e formazione allo scopo di creare un tessuto di nonni volontari sul territorio. Le mattinate di accoglienza, precedute da un incontro preventivo con i nonni stessi, avranno luogo a giugno (le date saranno stabilite in base alle necessità dei partecipanti), e consisteranno in diversi incontri di 2 ore, con cadenza settimanale, coordinati da una pedagogista e alla presenza di un’educatrice, che proporrà momenti di gioco e laboratori per tutti. I nonni, una volta “formati”, avranno la possibilità di passare dei momenti gioviali al fianco dei bambini e potranno essere un valido aiuto volontario all’educatrice del nido (ma anche alle famiglie). Perché le problematiche di chi gestisce i piccoli nidi sono legate paradossalmente al loro punto di forza: nei nidi familiari per legge i bambini al massimo possono essere 5.
Questo permette di stabilire relazioni significative con ogni bambino e le loro famiglie, ma allo stesso tempo rende economicamente debole l’attività, poiché non consente all’educatrice di sostenere i costi di un collaboratore. Informazioni al 349.3193059/ 380.3892717 (Tanaliberatutti) e al 339.6054864/ 338.4468480 (L’arca di Cicciopasticcio).