È stata pubblicata la classifica della scuole italiane della Fondazione Agnelli. Una classifica (www.eduscopio.it) che valuta la qualità delle scuole secondarie di secondo grado sulla base della loro capacità di formare agli studi universitari. E nelle graduatorie per il bacino di Milano e Monza, la Brianza va forte.
I licei
Nella classifica dei licei classici spicca il Don Gnocchi di Carate, che l’anno scorso era secondo dietro a un’altra scuola paritaria, la Sacro Cuore di Milano, quest’anno seconda. Quarta piazza per lo Zucchi di Monza, mentre altri istituti brianzoli sono al settimo (Marie Curie), all’ottavo (Majorana di Desio, che era primo nel 2014) e al nono posto (Banfi di Vimercate). Don Gnocchi anche sul podio dei licei scientifici: è terzo dopo gli statali Frisi di Monza (saldamente al primo posto dal 2014) e Volta di Milano. Quinta piazza per il Majorana di Desio, settima per il Marie Curie di Meda, decima per l’Enriques di Lissone. Perde il primato tra gli Istituti tecnici economici l’Iris Versari, quinto nel 2014: l’istituto di Cesano Maderno è terzo, primo di Monza e Brianza, seguito dal Gandhi di Besana (4), dal Martino Bassi di Seregno (6), dal Mosè Bianchi (8) e dal Mapelli di Monza (9), e dal Morante di Limbiate (10). Il Parini di Seregno si conferma terzo tra i licei a indirizzo scienze umane, alle spalle del Greppi di Monticello Brianza (confermato in vetta) e del Legnani di Saronno. È undicesimo ai primi posti della classifica, il Porta di Monza.
I linguistici
Il Parini sfiora il podio anche tra i licei linguistici: è quarto, come l’anno scorso, alle spalle del Greppi di Monticello, del Legnani di Saronno e del Bruno di Melzo. Settimo il Porta di Monza. Nella graduatoria degli Istituti tecnico tecnologici il primo brianzolo è il Levi di Seregno (al decimo posto nel 2015, ora al sesto), seguito dall’Hensemberger di Monza (7), dal Vanoni di Vimercate (8), dall’Europa Unita di Lissone (9) e dall’Einstein di Vimercate (11). Brianza al top nella classifica delle scuole ad indirizzo artistico con il Preziosissimo Sangue di Monza al primo posto e il Modigiani di Giussano al secondo.
Il Don Gnocchi di Carate
Risultati prestigiosi per il Don Gnocchi, aperto 28 anni fa a Carate. Esso è primo tra gli alberghieri in un raggio di 30 km da Carate, per occupazione dei diplomati (100/100 nei primi 70 giorni dopo il diploma). «Tali risultati – così il rettore Luca Montecchi, dal 2014 a guida dell’istituto da 600 studenti – confermano l’efficacia dell’impostazione della scuola, che con una sequela personale di ciascuno studente tende a curare e sviluppare la ragione e il senso della conoscenza. «Cerchiamo di tenere viva la curiosità che i ragazzi hanno appena iscritti. Siamo una “scuola del rischio educativo”, che insegna ai ragazzi ad amare la realtà, a conoscerla in tutte le sue forme e le sue facce, ad apprezzarla e ad interrogarla».
Il “Majorana” di Desio
«Le classifiche fanno piacere – commenta la dirigente scolastica Daniela Colombo –. Il merito è degli insegnanti e degli studenti, non mio. Io, in qualità di dirigente, dico che dobbiamo continuare a lavorare su questa strada. Non dobbiamo fermarci, ma continuare a costruire, pensando al benessere dei nostri studenti». Il Majorana negli ultimi anni si è distinto anche per le tante attività extrascolastiche proposte: conferenze, laboratori, gruppo teatro e anche la “Majo Tv”, una tv non tanto di telegiornale pubblicato sul canale youtube dedicato. «Cerchiamo di stare attenti alla globalità della formazione: lo studente è prima di tutto una persona da accompagnare nella crescita. I nostri docenti – spiega ancora la preside – investono molto nei processi innovativi. E continuano ad offrire le loro competenze a servizio dei ragazzi».
Il “Gadda” di Paderno
«Questo primo posto ci riempie naturalmente di orgoglio – ha commentato il dirigente scolastico, Patrizia Cocchi – Ma questo risultato è stato possibile ottenerlo perché la nostra scuola ha basi molto solide incentrate da sempre sulla sperimentazione. Una delle nostre risorse fondamentali è lo sviluppo di una progettualità educativa valida e rivolta sia al settore tecnico sia a quello liceale con aspetti, tra questi due settori, che si intersecano. È infatti già da vent’anni, prima che lo imponesse la legge 107, che il Gadda lavora in questa direzione. Inoltre puntiamo molto sull’internazionalizzazione e sulla formazione non solo professionale dei nostri studenti, ma anche su quella personale con molti progetti educativi».
Il “Banfi” di Vimercate
Brilla di nuovo il liceo Banfi. Per quanto riguarda il liceo classico, il Banfi si è classificato nella top ten dei migliori istituti della zona, in particolare al nono posto dell’elenco su una totale di 37 istituti classici considerati e con una media dei voti per i ragazzi al primo anno accademico pari a 28.15 contro 29.59 del primo classificato, lo Zucchi di Monza. Onore al Banfi anche per quanto riguarda i licei scientifici, tra gli 84 che compaiono nella classifica della Fondazione Agnelli a 20 chilometri da Monza, l’istituto conquista l’undicesima posizione con una media dei voti universitari pari a 27.87. Non stupisce: recentemente il liceo scientifico era stato nominato dal Politecnico di Milano tra le top schools in Italia per la preparazione dei suoi ragazzi.