Inseguimento nella notte da Cesano a Seveso: arrestato un 25enne, tre carabinieri feriti

Rocambolesco inseguimento nella notte da Cesano Maderno a Seveso: un ragazzo di 25 anni su una utilitaria non si è fermato neppure quando i carabinieri hanno sparato alle gomme. È stato arrestato, guidava sotto l’effetto di sostante stupefacenti.
L’auto inseguita dai carabinieri da Cesano a Seveso nella notte tra giovedì e venerdì
L’auto inseguita dai carabinieri da Cesano a Seveso nella notte tra giovedì e venerdì Cristina Marzorati

Non si è fermato neppure quando i carabinieri hanno sparato alle gomme, ha ferito tre militari, ha seminato il panico e danneggiato auto in sosta. È stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale il ragazzo di 25 anni protagonista nella notte tra giovedì e venerdì di un inseguimento di un quarto d’ora iniziato a Cesano Maderno e finito a Seveso. Guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e dalla 1.40 ha rappresentato un pericolo per sé e per le auto che ha incrociato.

Tutto è iniziato in via Cavour a Binzago, già protagonista di un episodio simile nel mese di marzo (LEGGI). Il ragazzo è stato notato dai carabinieri a bordo di una Lancia Y a fari spenti e a velocità sostenuta. Quando gli è stato intimato l’alt, non solo non si è fermato ma ha accelerato cercando di seminare l’auto della tenenza di Cesano Maderno. Ha guidato finché è finito in una strada senza uscita a Seveso, ma neanche questo l’ha convinto a fermarsi: con i carabinieri, nel frattempo raggiunti dai rinforzi, posizionati per bloccarlo ha ingranato la retromarcia speronando con violenza le gazzelle, tanto da far scoppiare l’air bag della radiomobile di Desio.

È a quel punto che i militari hanno sparato agli pneumatici e poi alla parte bassa della fiancata quando il 25enne, in un ennesimo tentativo di ripartire, è salito sul marciapiede per provare ancora a fuggire. Il ragazzo è rimasto ferito a una caviglia, ricoverato con 20 giorni di prognosi e piantonato all’ospedale di Desio in attesa del processo per direttissima. Tre militari hanno rimediato ferite guaribili in 15 giorni.