É bastato il tono perentorio della voce, per farsi consegnare i 300 euro a disposizione in quel momento nelle casse. Non hanno usato armi i due banditi che giovedì scorso, 16 maggio, sono entrati verso le 5 del pomeriggio alla farmacia del dottor Valtorta di viale Piave nel centro cittadino.
Difficile sapere con che mezzo abbiano raggiunto il negozio, nessuno ha visto nulla. Volto nascosto sotto un passamontagna sono entrati all’interno dell’attività, quando c’erano alcuni clienti in coda, il titolare e i dipendenti dietro al bancone. I rapinatori non hanno mostrato armi, ma in perfetto italiano, hanno chiesto perentoriamente di consegnare il contante, perché era una rapina.
Onde evitare che la situazione degenerasse, il personale ha eseguito gli ordini, aprendo i cassettini dei registratori di cassa e allungando il denaro a disposizione. Alla fine i furfanti sono scappati con 300 euro in contanti. Di corsa hanno imboccando l’uscita, sfilando rapidamente tra le porte scorrevoli, e quindi hanno allungato il passo. Nessun testimone ha potuto fornire il modello del mezzo usato per la fuga. Molto probabilmente il veicolo era posteggiato in una via seconda, magari al volante c’era un terzo complice, che al momento giusto ha acceso il motore e forse è scappato in direzione del vicino comune di Arosio in provincia di Como.
A banditi lontani il dottore e i dipendenti hanno potuto dare l’allarme, che ha attivato i carabinieri della stazione di via Prealpi e i colleghi del nucleo operativo di Seregno. I militari hanno raccolto la testimonianza delle vittime, che hanno raccontato di essersi trovati di fronte a due uomini incappucciati, altezza media, freddi e rapidi nel mettere a segno il loro piano criminoso senza tentennamenti. I carabinieri hanno poi battuto a tappeto la zona, in cerca di qualcuno che corrispondesse alla descrizione, ma dei due fuggiaschi purtroppo non è stata trovata alcuna traccia. Sono stati anche abili nel non attrarre l’attenzione.