Il progetto c’è, o meglio lo studio di fattibilità. Ed è questo. Tagliano corto l’associazione HQ Monza e il Comitato San Fruttuoso 2000: la società Metropolitana Milanese ha realizzato nel 2012 un piano per portare la linea del metrò fino alla Villa reale su incarico del Comune di Monza. Ed è rimasta nei cassetti di piazza Trento, perché «Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture non ne sanno nulla, abbiamo chiesto e verificato».
«Il documento è una base del tutto sufficiente per avviare le procedure di reperimento fondi e per convocare il tavolo tecnico – aggiunge l’associazione – Per questa ragione, abbiamo scritto al sindaco Scanagatti formale istanza perché al più presto venga inviata copia del documento alla Regione e allo Stato, ma anche perché la nostra amministrazione comunale sottoponga lo studio alla Conferenza dei Servizi per “Monza Metropolitana”, il tavolo tra enti pubblici che porta avanti lo sviluppo della linea oggetto dell’accordo di programma del 1999 denominato “Monza Metropolitana”». Nella lettera al sindaco il comitato scrive:
«Esiste agli atti del Comune uno studio di fattibilità del 2012 commissionato a Metropolitana Milanese, dal titolo “Prolungamento della rete metropolitana milanese nel territorio monzese”. A seguito di una verifica da noi eseguita, risulta che tale studio non sia mai stato inoltrato né alla Regione Lombardia, né al Ministero delle Infrastrutture. Chiediamo quindi che lo studio di fattibilità di cui sopra venga inviato a tutti gli Enti che partecipano alla relativa Conferenza dei Servizi perché sia acquisito e sviluppato in via prioritaria».
Si tratta di un prolungamento della linea 5, la lilla, che ora arriverà fino a Bettola con una fermata di fatto si trova a Cinisello Balsamo. In tutto, otto ulteriori fermare che passano dal territorio monzese, dall’ospedale San Gerardo e in un percorso di poco meno di otto chilometri arrivano alla reggia. «Molto importante una indicazione tecnica dello studio: non è indispensabile costruire prima di tutto il prolungamento della M5 da Bignami a Bettola. Può essere realizzato invece dapprima e in autonomia il tratto esclusivamente monzese (a Bettola ci sarebbe comunque lo scambio con la M1 per Milano). Nello studio è anche identificato con precisione il luogo per la costruzione del deposito treni, struttura indispensabile per dare vita ad una linea dalla gestione efficiente» scrive ancora l’associazione, che poi sottolinea un passaggio del documento, che recita così:
«Il Comune di Monza è sufficientemente esteso ed attrattivo per generare una rilevante domanda di mobilità interna e per rappresentare un’importante luogo di destinazione, e non solo di origine, degli spostamenti». Secondo lo studio di MM la tratta monzese potrebbe interessare fino a 4mila passeggeri nelle ore di punta e togliere dalle strade oltre 4 milioni di auto ogni anno, suggerendo anche metodi di realizzazione non invasivi per il traffico cittadino durante gli scavi, cioè la talpa.