Chi ha ucciso Demon e Duke? Se lo stanno chiedendo in molti e in particolare i residenti della bella zona collinare di Cesano, dove i pali della luce, i cancelli, i muri sono stati tappezzati da centinaia di manifesti che denunciano l’uccisione di due gatti per avvelenamento. Forti i toni usati in alcuni passaggi e non potrebbe essere altrimenti, visto che Giuliano Marco Mattioli, 32 anni, musicista residente in corso Libertà 120, in un colpo solo ha detto addio ai suoi gatti e uno di loro viveva con lui da ben 13 anni.
«Gli animali sono stati avvelenati – ci racconta nella sua villa immersa nel Parco delle Groane – e non me ne faccio una ragione». Il fatto è successo domenica scorsa. Giuliano alle 9 del mattino è andato fuori città per un concerto, suona l’arpa, e stranamente i due gatti di famiglia non si sono fatti incontro per la colazione. «A volte può capitare» ha pensato il trentaduenne. Rientrato la sera, verso le 20.30 il mistero si è svelato nella maniera più amara: «Il vicino di casa si è presentato con un sacco nero e dentro c’era Demon. L’ha trovato morto in giardino. Due giorni prima l’avevo portato dal veterinario, stava benissimo. Era stato chiaramente avvelenato».
A questo punto Giuliano è andato alla ricerca anche del vecchio Duke, che purtroppo ha trovato a sua volta cadavere nel giardino di una villetta confinante non ancora abitata. «Pensare a un veleno per topi, mi sembra difficile – racconta l’amico Davide Artico – è come una spiga di grano, non attrae i gatti». Che non sia stata una casualità? Giuliano assicura che non ci sono mai stati problemi, certo i gatti vanno dappertutto, anche nelle case dei vicini, ma non ci sono stati contrasti per questo. I due amici però hanno deciso di non lasciare tutto a tacere. Se quei bocconi erano nel bosco dietro casa? Se qualcuno intenzionalmente sta cercando di colpire gli animali del quartiere, fatto soprattutto di villette dove praticamente in ogni giardino c’è un gatto o un cane?
Giuliano e Davide hanno così tappezzato Cesano di manifesti che invitano i genitori a fare attenzione ai loro bambini, ai padroni di cani e di gatti a denunciare eventuali malori o peggio la morte dei loro animali. La notizia è viaggiata veloce anche sulle pagine di Facebook, alla loro porta ha bussato una giovane ragazza coinvolta in prima persona nella difesa degli animali, che ha deciso di presentarsi alla locale tenenza dei carabinieri, per informare i militari del fatto.
Insomma il passaparola potrebbe rivelarsi fatale per l’avvelenatore, che uccidendo i due gatti, ha messo anche a rischio la fauna che vive nell’Oasi come volpi, donnole e faine.