L’accordo per il contratto nazionale non c’è. Per questo venerdì 15 giugno gli operai agricoli e florovivaisti sciopereranno.i
Dopo cinque mesi di confronto Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Nazionali, le organizzazioni dei lavoratori del settore, hanno preso atto dell’impossibilità di proseguire il negoziato a causa del rifiuto di Confagricoltura, Coldiretti e Cia di accogliere molte delle richieste che erano state presentate nella piattaforma sindacale.
Il contratto nazionale è scaduto a fine 2017 e le richieste dei lavoratori riguardano l’aumento di permessi e congedi, l’integrazione per la maternità e la tutela dei lavoratori colpiti da malattie gravi fino alla tutela delle donne vittime di violenza.
Nel comparto anche nella provincia di Monza sono occupati centinaia di Lavoratori nel florovivaismo, nella manutenzione del verde e in produzioni specifiche (patate, miele, zafferano, asparagi, ecc.). La crisi si è fatta sentire anche qui con la chiusura di storiche aziende (vedi i casi Antologia e Vivai Gilardelli).
I sindacati hanno elencato i punti chiave sui quali non sono disposti a fare concessioni: tra questi il rispetto della legge 199/2016, che agisce contro lo sfruttamento e il caporalato (alcuni casi sono stati segnalati anche in Brianza), l’orario di lavoro giornaliero che vogliono non abbia più un limite, il salario minimo nazionale.
Lo sciopero riguarderà tutta la giornata. Previsto un presidio davanti alla Prefettura di Milano in corso Monforte venerdì 15 alle 14.30