Al San Gerardo un’arma in più contro i tumori: ecografi di ultima generazione grazie ai fondi Pnrr

E' possibile una diagnosi differenziale per stabilire immediatamente se i linfonodi “ingranditi” (linfoadenomegalia), siano dovuti all’attivazione difensiva suscitata da cause varie (ad esempio infettive), o se si tratta del coinvolgimento da parte di un tumore alla mammella
Insieme al dott. Riccardo Giovanazzi e alla dott.ssa Anna Abate, il dott. Silvano Casazza (Direttore Generale della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori), la dott.ssa Aida Andreassi (Direttore Sanitario) e la dott.ssa Antonietta Ferrigno (Direttore Amministrativo) con lo staff della Diagnostica Senologica

Un’altra arma per diagnosticare l’eventuale presenza di un tumore, grazie ai fondi Pnrr e Covid, alla Breast Unit della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. Con i nuovi ecografi è possibile una diagnosi differenziale per stabilire immediatamente se i linfonodi “ingranditi” (linfoadenomegalia), siano dovuti all’attivazione difensiva suscitata da cause varie (ad esempio infettive), o se si tratta del coinvolgimento da parte di un tumore alla mammella. Nel corso delle ecografie al seno, spiegano dal San Gerardo: “la linfoadenomegalia ascellare legata a cause di varia natura viene spesso riscontrata, con un’incidenza variabile dal 3% al 44% degli esami di imaging del seno. Una linfoadenomegalia ascellare unilaterale è generalmente considerata sospetta nel processo di diagnosi del carcinoma mammario e richiede un accurato studio in prima istanza con esame ecografico fino ad una possibile biopsia“.

Ecografi di ultimissima generazione per stabilire la salute del linfonodo ascellare

Saper discriminare lo stato di salute di un linfonodo ascellare è una capacità essenziale per pianificare l’iter di cura delle pazienti con tumore del seno per evitare ulteriori indagini e biopsie che possono essere omesse – sottolinea il dottor Riccardo Giovanazzi, direttore della Breast Unit -. La tecnologia più recente viene in aiuto con ecografi di ultima generazione (migliorano come i computer) di cui ci siamo dotati che unita alla professionalità dei nostri medici specialisti dedicati all’imaging in senologia sono il punto nevralgico per decidere come procedere in questi casi”.

Unità di Diagnostica Senologica con professionisti e tecnologie imaging di ultima generazione

L’Unita di Diagnostica Senologica dispone di professionisti appositamente formati, con expertise adatto a garantire una diagnosi il più precoce possibile e con la metodica imaging più adatta alla necessità del caso – sottolinea la dottoressa Anna Abate, responsabile della Struttura di Diagnostica Senologica -. Sono disponibili tutte le tecnologie imaging presenti sul mercato ed un parco macchine di ultima generazione che consente di affrontare un percorso di diagnosi più precisa e il riconoscimento di tumori sino a dimensioni minime (pochi millimetri)“.

Intelligenza artificiale sui sospetti di malignità

Non solo: “È possibile avere inoltre una indicazione di sospetto di malignità attraverso dei sistemi di intelligenza artificiale e la possibilità di eseguire prelievi di cellule con la sicurezza di raggiungere il bersaglio utilizzando apposite guide. Credo che l’implementazione tra intelligenza artificiale ed ultrasuoni possa portare a nuovi studi molto importanti anche nel valutare i linfonodi ascellari” conclude Abate. La Breast Unit riconosciuta da Regione Lombardia dispone all’interno del nosocomio di tutte le figure professionali e risorse tecnologiche per la diagnosi e la cura del carcinoma mammario fino all’analisi molecolare e valutazione genetica delle neoplasie, ponendo la struttura come riferimento territoriale.